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12 Falsi miti WordPress e le risposte da dare ai clienti

12 falsi miti WordPress e le risposte per il cliente

WordPress ha superato i 15 anni e in questo arco di tempo sono state mosse molte accuse a questo potente CMS. Sai come rispondere alle più comuni?

In questo articolo voglio parlarti di alcune di queste ma soprattutto offrirti una risposta da dare ai tuoi clienti!

Personalmente utilizzo questa piattaforma da più di dieci anni e in tutta onestà posso dire che ne ho sentite di tutti i colori, sia da potenziali clienti ma anche da colleghi sviluppatori.

A breve entreremo nel dettaglio, ma prima voglio chiederti:

È successo anche a te di perdere dei lavori perché il cliente non voleva qualcosa sviluppato con un prodotto open source oppure perché non riteneva WordPress un CMS performante?

Ti confesso che nei primi anni della mia attività qualche volta mi è successo e ho visto sfumare l’opportunità di un nuovo lavoro.

Eppure io ero (e sono tutt’ora) sicuro delle competenze che stavo offrendo e della scelta di utilizzare questa piattaforma. Alcune persone non credono che WordPress sia una buona piattaforma…

È giunto il momento di dire basta!

In questo articolo andremo ad analizzare alcuni dei falsi miti di questa piattaforma che ho raccolto anche grazie a un’attiva e divertente discussione su Facebook.

All’interno delle singole spiegazioni ti consiglierò anche come rassicurare il tuo cliente e ti offrirò qualche spunto per renderlo partecipe nella scelta di questa piattaforma.

Sembra troppo bello per essere vero?

Forse allora è uno dei primi articoli che leggi sul nostro portale, consultando il nostro blog scoprirai che abbiamo già scritto molte informazioni utili e non abbiamo intenzione di fermarci 😀

Questo articolo contiene più di 10.000 parole e anche se più avanti troverai una navigazione che ti aiuterà a navigare le sezioni ho pensato di raccogliere tutti i consigli all’interno di un ebook che puoi scaricare liberamente.

Come probabilmente hai già capito, non ho raccolto soltanto suggerimenti su come vendere WordPress ai propri clienti ma ho deciso di affrontare questo argomento anche dal punto di vista umano perché nel nostro lavoro avremo sempre a che fare con dei clienti che possono mettere in dubbio il nostro lavoro.

Ecco quindi il primo mito che voglio sfatare…

Niente a che vedere con WordPress, riguarda il cliente

Abbiamo già parlato di come gestire il primo incontro con un cliente e anche delle nostre strategie per far comprendere al meglio il valore aggiunto che possiamo offrire con il nostro lavoro.

Anche se non è argomento principale di questo articolo, cerchiamo di sfatare un altro mito che viene presentato come una realtà assoluta, anche se ben lontana dall’esserlo.

Il cliente ha sempre ragione.

Ma quante volte hai sentito questa espressione?

Pensi che sia una frase vera?

E se ti dicessi che non è altro che uno slogan pubblicitario?

A differenza di quanto si può pensare, il cliente NON ha sempre ragione

La frase “il cliente ha sempre ragione” non è un proverbio e tantomeno una qualche forma di realtà assoluta.

È soltanto uno slogan pubblicitario che in America veniva utilizzato dai magazzini Marshall Fields agli inizi del ventesimo secolo.

Ci sei rimasto male?

Tranquillo, anche io quando l’ho scoperto mi sono sentito come se per tutta la vita mi avessero mentito ma per fortuna c’è un lato positivo in questa scoperta: il cliente NON ha sempre ragione.

Il cliente ha delle necessità.

Spostiamo infatti l’attenzione da chi ha ragione o torto per portarla su argomenti più sani e utili alla nostra attività, soprattutto se vogliamo portare avanti il nostro business nel migliore dei modi.

Come ti ho scritto nell’articolo contenente i consigli per alzare il fatturato, raramente il cliente è una persona cattiva che fa di tutto per non pagarci in modo onesto.

Quello che capita più spesso è che il cliente è una persona con una conoscenza limitata del web e delle sue possibilità, probabilmente ha anche ascoltato fin troppi consigli sbagliati e false storie di successo (generalmente svolte in una singola notte).

[click_to_tweet tweet=”Raramente il #cliente è una persona cattiva. Ha una conoscenza limitata del web e delle sue potenzialità ed è nostro dovere aiutarlo!” quote=”Raramente il cliente è una persona cattiva. Ha una conoscenza limitata del web e delle sue potenzialità ed è nostro dovere aiutarlo!” theme=””]

Per questo motivo si trovano fin troppo spesso persone che sono disposte a pagare poche centinaia di euro per progetti incredibilmente complessi, tutto perché sanno soltanto che fare un sito web è facile e che gli sviluppatori si “divertono” a svolgere il proprio lavoro!

Tu sai (bene) che non è così!

Non ti sto suggerendo di stendere il tuo potenziale cliente con paroloni come cloud, CDN, database o qualsiasi altro termine che ritieni figo…

Quello che voglio aiutarti a capire è che un vero professionista, qualcuno che sa veramente la materia che tratta, è in grado di comprendere le necessità del cliente e di offrirgli la soluzione più adatta.

Mi sono ripromesso di tornare a scrivere su questo argomento, quindi lasciamo da parte questi discorsi per un nuovo articolo.

Adesso che abbiamo sfatato questo primo mito, che ne dici se continuiamo l’articolo puntando i riflettori sui miti più famosi che il web ha da offrire quando si parla di WordPress?

Sfatiamo i miti intorno a WordPress…

Eccoci quindi giunti alla parte dell’articolo che preferisco, il momento in cui posso sfatare alcuni dei miti più famosi e falsi che sono stati pronunciati nei confronti di questo CMS.

Se leggi SkillsAndMore da un po’ di tempo o se mi conosci per il mio precedente progetto (wpAndMore), sai già che lavoro con piacere su questa piattaforma e che uso malvolentieri i plugin punta e clicca.

Oggi non parlerò male di nessun plugin, lo prometto, perché il mio intento è quello di andare ad analizzare con mente logica alcune critiche che sono state mosse nei confronti di questo CMS.

Legenda:
come ti ho anticipato questo articolo è alquanto lungo e per aiutarti a navigarlo nel migliore dei modi puoi tranquillamente usare questa legenda e saltare direttamente alle tue sezioni favorite.

  1. Se usi WordPress non puoi definirti uno sviluppatore web
  2. WordPress non è adatto a fare e-commerce, meglio Prestashop
  3. WordPress è una piattaforma facile da hackerare
  4. WordPress è semplicemente una piattaforma di blogging
  5. Gli sviluppatori WordPress sono soltanto dei designer
  6. WordPress non è una piattaforma per fare impresa
  7. Per ogni installazione WordPress serve un database
  8. Con WordPress si ottengono soltanto siti fotocopia
  9. WordPress non è scalabile e quindi non adatto a grandi progetti
  10. Se uso WordPress non avrò supporto
  11. L’interfaccia backend di WordPress non è intuitiva
  12. WordPress non sarà mai il futuro del web

Iniziamo quindi con uno dei più famosi.

Se usi WordPress non puoi definirti uno sviluppatore web

Sono sicuro che questa è una delle critiche che ricevi maggiormente (soprattutto) quando parli con un collega dicendo che il tuo lavoro si svolge per l’80% con WordPress.

La percentuale potrà essere diversa, ma sappiamo entrambi molto bene che esiste una nicchia di sviluppatori non perdona chi usa questo CMS.

Mettiamo subito in chiaro una cosa, molte critiche che vengono rivolte nei confronti di questa piattaforma non sono del tutto lontane dalla verità.

Per quanto sia un appassionato WordPress anche io ammetto che questa piattaforma mostra delle lacune nella gestione di alcuni aspetti e nella personalizzazione di altre, ma sono questi i motivi per i quali non dovrei definirmi uno sviluppatore web?

Beh onestamente sono molto contrarima prima di spiegarti le mie motivazioni c’è un altro sassolino che devo togliermi dalla scarpa…

Se usi WordPress nel tuo lavoro non puoi definirti sviluppatore web?

Iniziamo parlando delle migliaia di plugin e temi che sono stati creati per questa piattaforma.

Se andiamo a fare due conti scopriamo che questi elementi superano di gran lunga quota 50.000 e che all’interno di questo insieme si trovano esempi di ottimo e pessimo codice ma ancora una volta voglio porti una domanda-trabocchetto:

È per la possibilità di utilizzare delle estensioni che non veniamo visti come sviluppatori?

Non credo.

In fin dei conti un bravo sviluppatore si riconosce anche perché è in grado di utilizzare lo strumento giusto al momento giusto.

Repository come Packagist o npm sono un chiaro esempio di questa tendenza.

A noi sviluppatori non piace reinventare la ruota e se troviamo uno strumento che fa bene il suo lavoro non andiamo a perdere tempo nella creazione di un suo clone.

Dato che in SkillsAndMore siamo molto legati alla filosofia open source, utilizziamo di buon grado librerie, framework, classi e blocchi di codice che ci possono evitare uno spreco di tempo inutile (perché dal mio punto di vista è proprio uno spreco) nella creazione della nostra soluzione.

Allora perché una persona che utilizza WordPress per lavoro spesso non viene considerata uno sviluppatore?

La risposta a questa domanda è molto semplice: perché in mezzo alle migliaia di temi e plugin tra i quali possiamo scegliere sono presenti moltissime soluzioni che aiutano a creare dei siti web (o a personalizzare questa piattaforma) anche da parte di persone che non conoscono il codice.

Strumenti come Visual Composer, Divi o altre decine di plugin non fanno altro che farci credere che è possibile creare un buon sito web senza neanche scrivere una singola riga di codice, tutto quello che dobbiamo fare è muovere gli elementi con il nostro mouse e posizionarli all’interno di una pagina.

[click_to_tweet tweet=”Strumenti come #Divi, #VisualComposer e altri fanno credere che sia possibile creare un buon sito!” quote=”Strumenti come Divi, Visual Composer e altri fanno credere che sia possibile creare un buon sito!” theme=””]

Questi strumenti hanno abbassato di molto le barriere di ingresso nella creazione, meglio dire personalizzazione, di temi WordPress (senza parlare dei temi multi-purpose presenti su marketplace come ThemeForest) e hanno anche permesso a tantissime persone, che non hanno mai aperto un editor di codice, di definirsi sviluppatori web e di lavorare per clienti.

Questo ha introdotto il termine cuggino nella nostra professione.

Dal mio punto di vista dire che se usi WordPress non sei uno sviluppatore web è un’affermazione tanto vera quanto dire che se hai una macchina allora sei un pirata della strada.

Avere accesso a uno strumento non ci rende automaticamente uguali alle peggiori persone che lo utilizzano.

Creare qualcosa in WordPress con questi strumenti, i page builder, offrirà sempre dei risultati mediocri e uno sviluppatore web che si vuol definire tale li utilizzerà soltanto nelle situazioni in cui riterrà necessario o utile il suo utilizzo, non sarà assolutamente lo strumento essenziale per la propria carriera.

Questo perché questa piattaforma è molto più bella se impariamo a lavorarci utilizzando il codice e il suo sviluppo e le implementazioni di personalizzazioni future sono azioni ancora più veloci se sappiamo come muoverci e cosa modificare all’interno dei singoli file.

Credo però che sia necessario strutturare meglio questa mia idea offrendo degli spunti di riflessione più dettagliati, non credi?

In fin dei conti fino a ora non ho fatto altro che difendere lo sviluppatore WordPress senza trattare nel dettaglio le motivazioni per le quali ritengo questa diceria soltanto un mito, esistono molti altri professionisti che si definiscono sviluppatori web e che non usano WordPress, anche in questo caso senza saper scrivere una singola riga di codice.

Hai in mente nessuno?

Mi sto riferendo a tutti quelli che utilizzano Webflow, Adobe Muse o qualsiasi altro strumento WYSWYG che è presente nel nostro mercato. Anche con questi strumenti possiamo creare dei siti web, spesso statici, senza conoscere il codice che ne permette la creazione.

Cosa intendi con WYSWYG?

Questo termine rappresenta tutte quelle applicazioni che permettono di creare qualcosa senza conoscere veramente COME questa sia stata realizzata. Se sei curioso di conoscere il suo significato è What You See is What You Get, ovvero quello che vedi è quello che otterrai.

Tornando a noi, anche se ho già trattato questo argomento dal mio punto di vista chi usa WordPress e sviluppa utilizzando il codice (escludendo quindi tutti quelli che usano soltanto temi e plugin all-in-one che, in mia opinione, NON sono sviluppatori) è uno sviluppatore web perché:

  • conosce il linguaggio di marcatura HTML e lo gestisce all’interno di ogni singola pagina del progetto che sta realizzando;
  • conosce il linguaggio CSS con il quale personalizza le pagine generate da questo CMS;
  • probabilmente conosce JavaScript dato che molte cose sono altrimenti impossibili da realizzare;
  • conosce il PHP perché in fin dei conti si troverà sempre a dover dichiarare una variabile, utilizzare cicli e condizioni, sfrutta la sintassi e le funzioni interne a questo linguaggio per generare e ottenere i dati salvati nel database;
  • inoltre conosce le API di WordPress che permettono di sfruttare le funzionalità di questa piattaforma e di creare al suo interno praticamente qualsiasi cosa.

La lista potrebbe andare avanti per molto parlando anche della, seppur semplice, struttura a oggetti che viene implementata nella piattaforma (perché un loop personalizzato o la creazione di una Widget richiede la conoscenza di questa sintassi).

Potrei parlare delle nuove REST API che sono incluse nella piattaforma oppure potrei parlare anche di conoscenze relative allo sviluppo web in generale come la gestione del file robots.txt, di .htaccess, dei precompilatori CSS, dei task runner come Grunt o Gulp, dell’ottimizzazione di immagini per il web, dello sviluppo di layout responsive o di qualsiasi altra competenza che uno sviluppatore web si trova a utilizzare quotidianamente nel proprio lavoro.

[click_to_tweet tweet=”Chi lavora con #WordPress e non utilizza drag’n drop deve essere definito uno sviluppatore web!” quote=”Chi lavora con #WordPress e non utilizza drag’n drop deve essere definito uno sviluppatore web!” theme=””]

Che cosa rispondere a un cliente/collega che pensa che non sei uno sviluppatore web usando WordPress:

“Sono sicuro che troverà moltissime persone che non conoscono un singolo elemento HTML e non saprebbero selezionarlo con i CSS neanche con una pistola puntata alla tempia, ma questo non è assolutamente il mio caso. Mi dispiace contraddirla ma quotidianamente mi trovo a utilizzare le stesse tecnologie delle persone che hanno creato degli imperi digitali come Amazon, eBay o anche Facebook. È ovvio che oggi queste aziende possono permettersi di utilizzare delle soluzioni avanzate e altamente personalizzate per rispondere alle milioni di richieste che ricevono quotidianamente, ma non crede che ciascuno di questi siti abbia utilizzato linguaggi come HTML, CSS, JavaScript e PHP nelle sue prime versioni?
Ebbene io conosco e uso quotidianamente tutti questi linguaggi, aggiorno costantemente le mie conoscenze e oltretutto conosco benissimo le API di WordPress. Adesso che le ho esposto gli strumenti e le conoscenze che avrà a sua disposizione, è ancora convinto di non potermi definire uno sviluppatore?”

So che non si dovrebbe rispondere a una domanda con un altra, ma in questo contesto la ritengo essenziale perché il nostro scopo non è tanto avere ragione, soltanto tu puoi sapere se sei uno sviluppatore web o meno.

Piuttosto vogliamo far riflettere il nostro interlocutore e fargli capire quanto ti ho descritto precedentemente: ovvero che non è l’uso dello strumento quello che ci rende professionisti di basso livello, ma è importante l’approccio che abbiamo nei suoi confronti.

WordPress non è buono a fare e-commerce, meglio Prestashop

Inizio subito ammettendo una mia lacuna trattando questo argomento: io non conosco assolutamente Prestashop e mi vedo bene dal parlarne bene o male.

Ho avuto l’opportunità di studiare la sua hompage, leggere un po’ di documentazione e di seguire alcuni video presenti sul loro canale YouTube.

In base a queste, poche, informazioni mi sono balenate all’occhio due cose:

  • il layout della bacheca di Prestashop è incredibilmente simile a quella WordPress, sicuramente cambiano gli strumenti che abbiamo a disposizione ma colori, posizione dei menu ecc… Li trovo simili. Non voglio assolutamente dire che è stata copiata l’interfaccia però al tempo stesso non credo che qualcuno si senta di smentire il fatto che siano incredibilmente simili. (se così fosse, non esitare a sfruttare i commenti che trovi in fondo all’articolo 😉 )
  • studiando velocemente la sua interfaccia e posizionamento ho notato subito una lacuna su un aspetto che ritengo essenziale per qualsiasi progetto web che tratti la vendita online e che desideri promuoversi utilizzando le tecniche del content marketing, questa piattaforma è verticale sull’e-commerce e non ha neanche un semplicissimo blog! Con una veloce ricerca ho visto che c’è un modulo specifico per includere questo elemento, ma cosa quasi 80€!!!

Prestashop è sicuramente un’ottima piattaforma di e-commerce e a prima vista mi piace molto perché, come WordPress, ha abbracciato l’open source e rilascia la sua piattaforma di base gratuitamente permettendo il coinvolgimento di molti sviluppatori.

Ma sei proprio sicuro che sia meglio di WordPress?

Sei sicuro che Prestashop sia migliore di WordPress?

Non per fare quello che ne sa una più del diavolo ma sapevi che nel 2015 Automattic, l’animo commerciale del progetto WordPress, ha acquistato il plugin WooCommerce (presente nel 10% degli e-commerce in tutto il mondo) investendo circa $30 milioni di dollari.

Non guardiamo a questa notizia soltanto dal punto di vista del mero denaro, cosa può fare Automattic con questa nuova acquisizione?

Come dichiarato anche lo stesso Matt, CEO di Automattic, la sua intenzione è mantenere, far crescere e integrare il plugin anche all’interno della piattaforma WordPress.com in modo da rendere ancora più semplice la creazione e la gestione del proprio negozio online.

Chiudendo questa parentesi sulle acquisizioni voglio anche dirti che WooCommerce, per quanto famoso, non è l’unico plugin che possiamo usare per trasformare WordPress in un e-commerce.

Esistono decine di altri plugin che potrei elencare e che ritengo validi, ma l’argomento di questo mito è che WordPress non è buono per fare e-commerce e rischierei soltanto di andare fuori tema.

Cechiamo quindi di rispondere alla domanda fondamentale: perché?

Perché si pensa che WordPress non sia adatto a fare e-commerce?

Sicuramente parte di questa critica viene fondata sul fatto che in qualsiasi e-commerce di successo avvengono centinaia di letture e scritture di dati all’interno del database.

Ogni nuovo acquisto, ogni nuovo cliente, ogni prodotto visualizzato sono nuovi dati che vengono scritti nel database e a meno che tu abbia a disposizione un bravo sistemista in grado di ottimizzare questo processo, il tuo sito web subirà incredibili rallentamenti.

Il tipo di traffico che ti ho appena descritto è presente soltanto su e-commerce ad alto traffico (veramente alto) e se il tuo sito è in grado di raggiungere questi risultati, piuttosto che mantenere la lotta tra WordPress e Prestashop io sposterei la mia attenzione su Magento che ha sicuramente una struttura più scalabile, anche se richiede una configurazione del server iniziale sicuramente più potente rispetto ai primi due.

Andremo ad analizzare nel dettaglio la scabilità di un progetto WordPress quando tratteremo il mito specifico, però questa piattaforma è, dal mio punto di vista, una base più che ottima per iniziare a vendere i propri prodotti e analizzare le necessità che hanno i tuoi clienti.

Se poi raggiungerai dei risultati tali da mettere in crisi il tuo server, credo che investire nella tua piattaforma sia un aspetto fondamentale per crescere ulteriormente e ti basterà una veloce ricerca con la chiave “from WooCommerce to Magento” per scoprire le molte soluzioni che puoi sfruttare per aviare questo processo.

Sempre che questa sia la strada che hai deciso di intraprendere.

Non mi fraintendere!

Non ti sto consigliando di lasciare WordPress per Magento. Quello che sto cercando di dire è che se hai un grosso profitto dal tuo e-commerce e hai un alto traffico sul tuo sito probabilmente neanche Prestashop sarebbe in grado di avere prestazioni eccellenti perché, come WordPress, l’uso intensivo del database potrebbe rappresentare un tallone d’Achille.

So che sei alla ricerca di una risposta definitiva e di qualcosa che possa tracciare una linea sulla sabbia.

Questo articolo non vuol essere una risposta a tutti gli attacchi subiti da WooCommerce ma quello che ti posso dire e che onestamente ritengo il punto debole più importante quando parliamo di e-commerce è questo: attenzione all’hosting usato!

Non mi dire che non ti aspettavi questa considerazione.

È facile dire che WordPress non è una buona piattaforma per l’e-commerce mentre è ben più difficile comprendere che l’errore è stato nostro quando abbiamo selezionato un hosting da pochi euro.

Caricare WooCommerce di migliaia di prodotti su un piano hosting che viene pagato neanche cento euro all’anno è semplicemente follia, eppure non hai idea di quanti clienti ho visto in questa situazione.

WooCommerce gestisce un prodotto come se fosse un articolo, quindi come succede già per questi elementi le ottimizzazioni da fare sono le classiche che si fanno con questa piattaforma: si investe sul ferro aggiornando i piani di hosting e si lavora sulla cache.

Come rispondere a un cliente che pensa che WordPress non sia una buona piattaforma per l’e-commerce.

“Comprendo la sua preoccupazione, ma il mio lavoro mi ha spinto più e più volte a realizzare che WordPress è una buona piattaforma per tirare su e-commerce di dicrete dimensioni, la cosa importante è essere disposti a investire su un buon piano di hosting che sia in grado di rispondere alle richieste che riceverà. A differenza di Magento, una piattaforma di e-commerce che richiede una particolare configurazione del proprio server, con WooCommerce può risparmiare inizialmente qualcosa e magari raggiungere un profitto maggiore per poter aggiornare la configurazione in futuro. Se vuole lavorare con me e seguire il mio consiglio, io inizierei con WooCommerce dato che presenta un’interfaccia molto semplice e intuitiva, se poi realizziamo entrambi che questa soluzione non è la più adatta alle sue esigenze sarò più che lieto di trovare assieme un’alternativa.
Le sconsiglio la scelta di Prestashop perché ritengo la “selling proposition” di questa soluzione anche il suo tallone d’Achille: a meno che non sia disposto all’acquisto del modulo dedicato non ha a sua disposizione un blog che le permetterà di creare del contenuto intorno ai suoi prodotti, strategia incredibilmente utile per catturare l’interesse degli utenti e dei motori di ricerca.”

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WordPress è una piattaforma facile da hackerare

Ecco questa penso che sia la madre di tutte le falsità che sono state pronunciate per allontanare gli utenti:

WordPress non è sicuro!

Facciamo un passo indietro e osserviamo questa affermazione in modo più ampio all’interno del mondo informatico perché uno dei più famosi hacker al mondo ha pronunciato le seguenti parole: un computer sicuro è un computer spento.

[click_to_tweet tweet=”Ricordiamoci sempre il consiglio di Kevin Mitnick: ‘Un computer sicuro è un computer spento!’ ;)” quote=”Ricordiamoci sempre il consiglio di Kevin Mitnick: ‘Un computer sicuro è un computer spento!’ ;)” theme=””]

Richiamando alla memoria questa verità non voglio certo dire che devi spegnere immediatamente il tuo computer, anzi quello che ti sto chiedendo di fare è aprire la tua mente e analizzare meglio il rapporto che l’espressione computer sicuro ha con l’essere umano che lo sta utilizzando.

Non posso fare a meno di collegarti a una (delle tante) discussioni che avvengono su Facebook ogni giorno su questo stesso argomento: WordPress è una piattaforma sicura?

La risposta semplice e veloce è sì, nella sua forma base WordPress è una piattaforma sicura.

O per dirla in un altro modo, il suo core è sicuro.

Ovviamente se utilizziamo password semplici, non aggiorniamo la piattaforma e tantomeno i plugin e i temi installati è un po’ come lasciare le chiavi di casa inserite nella serratura…

WordPress è semplicemente uno strumento che ci permette di raggiungere degli scopi e allo stesso tempo, proprio come ogni altro strumento, se usato male o non tenuto di conto possiamo fare grossi danni.

Il core WordPress è sicuro, ma spesso viene compromesso dai temi e dai plugin che installiamo

Generalmente quando mi trovo di fronte a un cliente che vuole soltanto la pappa pronta e non gli interessa niente del sito faccio una cosa: alzo il prezzo dell’assistenza mensile, configuro al massimo la sicurezza e il più delle volte consegno le credenziali di un utente con ruolo Editore piuttosto che Amministratore.

Potresti vederla come un’azione non corretta, ma ti assicuro che è necessaria quando ho di fronte persone che non vogliono capire l’importanza di scegliere forti password e installare plugin e temi soltanto dal repository principale o da fonti fidate.

Ovviamente se il cliente ritiene che avere credenziali di Amministratore è una cosa fondamentale per il suo lavoro ma allo stesso tempo non è interessato a tutte le operazioni necessarie per mantenere in sicurezza la propria installazione, fornisco quanto prima le credenziali e mi allontano dal progetto.

Non mi prendere per folle o per cattivo, io amo il mio lavoro ma non amo avere a che fare con persone recidive che vogliono continuare ad assumere gli atteggiamenti sbagliati soltanto perché pensano “tanto c’è Andrea che poi mi sistema il sito”.

Questa non è una cosa che, dal mio punto di vista, dobbiamo fare noi come sviluppatori.

È vero, avere dei clienti che ci pagano un’assistenza mensile è sicuramente un vantaggio per la nostra economia, ma ne vale la pena?

Hai studiato per anni, hai imparato a fare dei siti web per poi rincorrere i problemi di sicurezza scatenati da un cliente negligente?

Non credo proprio…

Poco fa ho fatto riferimento alla necessità di installare temi e plugin da fonti sicure anche perché in quest’ultimo periodo sono nati moltissimi siti web che raccolgono prodotti premium dedicati a questa piattaforma e che li distribuiscono gratuitamente.

Fai attenzione a questi servizi perché oltre che danneggiare l’intero ecosistema c’è il rischio che scaricando temi o plugin questi vengano modificati per installare delle backdoor o per inserire file infetti che comprometteranno la sicurezza della tua piattaforma.

È semplice evitare questi problemi perché devi soltanto rispettare le regole: acquistare plugin e temi premium direttamente dai degli sviluppatori che li hanno creati e smettere di cercare per Internet le loro versioni warez.

Già seguendo questo percorso aumenterai incredibilmente le possibilità di mantenere in sicurezza il tuo sito web.

Ricorda che queste informazioni devono essere passate anche al tuo cliente perché altrimenti siamo punto e a capo 😉

Cosa dire al cliente quando non si fida della sicurezza WordPress:

WordPress è una piattaforma sicura, il vero problema è l’uso e il rispetto che abbiamo di questo strumento. Nel mio lavoro seguo sempre le regole di base per mettere in sicurezza il suo futuro sito e renderlo robusto al 98% degli attacchi che potrà subire e che gli permetterà di dormire sonni tranquilli. Se quel 2% di rarissimi attacchi per i quali la sua piattaforma potrebbe essere vulnerabile la preoccupa, posso aggiungere una nuova voce nel preventivo, in modo da consegnarle report settimanali sugli attacchi subiti dal sito all’interno dei quali troverà anche consigli e proposte per aumentare ulteriormente la sicurezza.
In conclusione, nel caso in cui il nostro rapporto di lavoro non vada a termine, mi permetta di darle un consiglio: diffidi dalle persone che dicono che i siti che realizzano sono sicuri al 100% perché molto probabilmente utilizzano questo numero come strategia di marketing per attirare clienti che sono attenti a questo aspetto, ma la verità è che nessun sito/applicazione/computer è completamente sicuro.

Se ti è piaciuta questa risposta non esitare a utilizzarla anche con i tuoi clienti. Scriviamo questi articoli proprio per aiutarti nel tuo lavoro e mi sentirei onorato nel sapere che ti è stata utile in qualche occasione 😉

WordPress è una piattaforma di blogging

Se fossimo ancora nel 2009 questa affermazione avrebbe un fondo di verità ma sono passati ben dieci anni dalla prima implementazione dei Custom Post Type e soltanto con questa feature WordPress è diventato un CMS a tutti gli effetti.

Mi immagino già qualche lettore davanti al proprio schermo che borbotta: Però Andrea aspetta un attimo… La struttura del database WordPres é ancora molto vicina alla logica originale di blog e questo non permette una buona scalabilità per certi progetti.

Quanto appena detto è vero e falso allo stesso tempo.

È vero che il database WordPress ha ancora delle strutture dedicate al blog, cosa che vuol dire poco dato che può cambiare tutto a seconda del dato che andiamo a inserire in questi campi.

Mentre è falso dire che WordPress non è scalabile ma visto che questo è un argomento che andremo a trattare più avanti concentriamoci soltanto sulla prima affermazione.

WordPress non è più una piattaforma dedicata esclusivamente ai blog perché ci possiamo creare di tutto!

Grazie proprio ai CPT possiamo trasformare questa piattaforma in e-commerce, Forum, Social Network… Ci sono moltissime persone che lo usano anche per il proprio Portfolio!

Al giorno d’oggi è incredibilmente semplice creare con WordPress qualsiasi tipo di sito.

Con i Custom Post Type possiamo trasformare WordPress per qualsiasi tipo di contenuto

E comunque, se non ti fosse bastata questa veloce analisi, i Custom Post Type sono soltanto una delle funzionalità che WordPress ci offre per allontanarci dalla classica struttura a blog.

Abbiamo la possibilità di creare strutture distinte per le nostre pagine, cosa che rende semplice poter creare una hompage, una pagina chi siamo, una contatti e qualsiasi altro tipo di pagina il nostro sito abbia bisogno.

Ci sono le tassonomie, quelle standard o quelle che possiamo creare, che ci permettono di modificare l’architettura delle informazioni contenute nel nostro sito.

E non dimentichiamoci delle REST API che ci permettono di utilizzare WordPress come un database contenente articoli e informazioni di altro genere utilizzando questi contenuti all’interno di qualsiasi altro sito web o applicazione mobile.

Questo approccio permette di ridurre ulteriormente i tempi di caricamento perché tutto quello che dovrà fare il CMS è rispondere con un oggetto JSON senza dover avviare anche tutte le altre azioni che costruiscono il tema e le pagine del sito.

[click_to_tweet tweet=”@WordPress può essere trasformato grazie ai #CPT, alle #tassonomie e consultato con le #REST #API” quote=”WordPress può essere trasformato grazie ai Custom Post Type, alle tassonomie e consultato con le REST API” theme=””]

Ma forse sto uscendo un po’ dal tracciato, è vero o no che WordPress è una piattaforma per blog?

Che lo scopo principale di questa piattaforma sia offrire a chiunque la possibilità di pubblicare il proprio contenuto online, senza conoscenze tecniche approfondite, con una struttura e le funzionalità specifiche del blog è una certezza.

Gli sviluppatori WordPress si sono impegnati moltissimo in questo e anche grazie al recente aggiornamento in cui è stato introdotto Calipso questo gap è stato ridotto ulteriormente perché ora possiamo utilizzare un’applicazione desktop e mobile per pubblicare i contenuti sui nostri blog.

Ma dire che WordPress è semplicemente una piattaforma di blogging è soltanto una vecchia critica che questa piattaforma si è lasciata alle spalle molti anni fa e che, come ti ho dimostrato precedentemente, non è più vera.

Che cosa dire al cliente quando pensa che WordPress sia una piattaforma di blogging:

Sono spiacente di contraddirla ma questa espressione non è più vera dal 2009. WordPress si è evoluto molto da allora e grazie all’esperienza che ho acquistito negli anni con questa piattaforma le posso garantire che il sito che desidera sarà un perfetto candidato per questo CMS e che le sarà facile da aggiornare con nuovi contenuti.
Inoltre avere un blog attivo all’interno del proprio sito le permetterà di incrementare le visite e le sue conversioni come dimostrato da questo studio di Hubspot sul Content Marketing. Quindi più che una nota negativa io lo considero un punto a favore!

Se vuoi sfruttare questa risposta anche per un tuo potenziale cliente fai attenzione a una cosa ben precisa: se il tuo cliente ha le potenzialità per creare un social network ad alto traffico o altre tipologie di siti che generano centinaia di scritture nel database ogni minuto assicurati di avvisarlo e di prepararlo alla necessità di investire molto anche nel server e su un bravo sistemista, perché altrimenti potrebbe restare scontento delle prestazioni di questa piattaforma e pensare che WordPress è buono soltanto per blog 😉

Gli sviluppatori WordPress sono soltanto dei designer

Questa è una di quelle critiche che probabilmente arriva più dagli addetti ai lavori che da un cliente vero e proprio perché, in fin dei conti, a quest’ultimo raramente interessa la qualità del codice o la reale conoscenza della piattaforma da parte del professionista che ha contattato.

Quello che gli interessa è avere il sito dei propri sogni con tutte le funzionalità richieste.

[click_to_tweet tweet=”Al cliente non interessano le tue conoscenze, interessa il risultato. Ma non significa lavorar male” quote=”Al cliente non interessano le tue conoscenze, interessa il risultato. Ma non significa lavorar male” theme=””]

Spero quindi che mi perdonerai se per questo punto non vado ad aggiungere la risposta al cliente, preferisco concentrarmi contro i miei colleghi nella speranza che leggeranno questo articolo.

Allo stesso tempo, se ti è capitato di ricevere una critica in questo contesto da parte di un cliente fammelo sapere all’interno dei commenti e provvederò ad aggiungere una risposta anche per questo mito.

Ho utilizzato mito nella precedente frase perché proprio di questo si tratta:

Non è vero che il mondo WordPress è popolato soltanto da designer.

È vero che questa piattaforma ci aiuta a creare siti web ed è ovvio che il design sia uno dei principali “fattori WOW” di questo CMS, ma non è tutto design il mondo WordPress.

Anzi personalmente oserei dire che, per quanto fondamentale, che il design viene dopo lo sviluppo di questa piattaforma.

Ebbene sì, non c’è page builder che tenga. Senza gli sviluppatori che hanno portato avanti il lavoro su questa piattaforma, non esisterebbero neanche questi plugin!

Infatti WordPress è creato con uno dei linguaggi più utilizzati in tutto il web (più del 80%), ovvero il PHP, e questo non è una di quelle soluzioni che si possono creare con del semplice punta-e-clicca. Serve codice e spesso delle nottate insonni 🙂

È giunto il momento di conoscere il PHP!

Sfrutto questo piccolo spazio per ricordarti che se sei interessato ad apprendere il PHP non devi far altro che scoprire il nostro corso dove, con esempi presi anche dalla piattaforma WordPress, ti spieghiamo come muovere i primi passi e padroneggiare questo importante linguaggio.

Ci sono molti sviluppatori veramente bravi che lavorano con questa piattaforma, ma vuoi sapere perché WordPress sta prendendo questa brutta fama?

Perché nel 99% dei casi uno sviluppatore non è interessato, non conosce o non ha tempo di implementare strategie di marketing per farsi conoscere o per far conoscere il proprio lavoro!

Dal mio punto di vista è per questo stesso motivo che il web è pieno di progetti mediocri, perché generalmente chi crea questi progetti non cura tanto il codice, piuttosto investe moltissimo tempo e risorse nella promozione del proprio prodotto e il più delle volte riesce a farlo conoscere a molte più persone.

Ogni bravo sviluppatore deve imparare a farsi conoscere e a promuovere il proprio lavoro

WordPress non può essere valutato per la presenza di qualche mela marcia, anzi il potere di questa piattaforma sta proprio nella sua community e nel fatto che in moltissimi collaborano al suo miglioramento e diffusione.

Proprio per questo ritengo che dire “tutti gli sviluppatori WordPress sono designer” è soltanto un mito che deve essere sfatato.

WordPress non è una piattaforma per fare impresa

Quante volte hai sentito dire una cosa del genere? Pensi veramente che questa possa essere una dichiarazione vera?

Questa frase è vera soltanto in rari casi e dipende soprattutto dal tipo di prodotto che viene sviluppato.

Facebook, Amazon e Airbnb sono alcuni dei pochi esempi che mi vengono a mente che avrebbero avuto problemi a diventare i colossi digitali che sono oggi se avessero basato tutta la loro infrastruttura su WordPress ma questo perché il successo che hanno raggiunto gli impone di leggere e scrivere milioni (se non miliardi) di record nel database ogni minuto!

Anche se possibile implementare le stesse funzionalità all’interno di questo CMS, se un mio cliente mi chiede un tale lavoro una tra le prime cose che gli chiedo è: quanto traffico pensi di ricevere e come vuoi ottenerlo?

Mi trovo sempre più spesso a fare questa domanda perché ho scoperto che molti clienti pensano che basta realizzare un nuovo clone per ottenere lo stesso successo, anche se noi sviluppatori sappiamo che non è affatto così.

[click_to_tweet tweet=”@WordPress è un ottimo #CMS per creare dei #MVP e farli crescere!” quote=”WordPress è un ottimo Content Management System per creare dei Minimum Viable Product e farli crescere!” theme=””]

Fermiamoci però a pensare una cosa: il tuo sito dovrà sopportare lo stesso stress degli esempi appena citati?

Molte aziende possono beneficiare da un'installazione WordPress

Per quanto piacerebbe a tutti avere migliaia di visite giornaliere e fare centinaia di vendite ogni ora, la realtà dei fatti è che fin troppo spesso questo risulta essere un pensiero non realizzabile.

La soluzione più comune è avere un sito che genera migliaia di visite mensili e a seconda dell’industria alcune centinaia di vendite mensili.

Se questo è il tipo di traffico che puoi aspettarti dal progetto che stai realizzando sono felice di comunicarti che WordPress è la piattaforma che fa per te perché sarà più che in grado di gestire questa mole di traffico.

Non sempre dobbiamo soddisfare migliaia di richieste contemporanee e anche se questa piattaforma è in grado di sostenere un tale traffico il più delle volte questo non corrisponde alla realtà dei fatti.

Potrei approfondire questo argomento, ma la cosa importante che voglio far passare sfatando questo mito è che WordPress è un CMS con il quale è possibile fare impresa e le stesse statistiche lo confermano.

Se non fosse tale non si sarebbe conquistato oltre il 33% del web, non è possibile che più di un quarto dell’intero Internet utilizzi questa piattaforma e non sia in grado di fare impresa. Non è possibile pensare che non sia in grado di ottenere un guadagno dalla propria attività online.

Che cosa dire al cliente quando dice che WordPress non è una buona piattaforma per fare impresa:

Al contrario! WordPress è un’ottima piattaforma per fare impresa come dimostrano i milioni di siti che utilizzano questo CMS. Pensi che ogni 4 siti che lei apre con il suo browser, 1 di questi è realizzato proprio con WordPress. Se quello che ha detto fosse vero, come sarebbe possibile un tale risultato?
Io ho già lavorato con molti clienti che hanno scelto questa piattaforma per vendere online i propri prodotti, per vendere i propri servizi o più semplicemente per farsi conoscere. Per la mia esperienza lei farebbe un errore scegliendo una piattaforma differente perché sono veramente pochi i casi in cui WordPress non è adatto e se fosse così non sarei qua a proporle questa piattaforma.

Per ogni installazione WordPress serve un database dedicato

Ecco uno di quei miti per i quali non è neanche necessario spendere troppo tempo, e tra l’altro riguarda anche un approccio molto tecnico alla questione.

Generalmente un cliente che esprime un certo pensiero sta cercando di risparmiare sul proprio hosting ed è stato abituato male perché gli sviluppatori con i quali ha collaborato precedentemente gli hanno sempre richiesto un nuovo piano di hosting sul quale lavorare.

Vuoi sapere la realtà dei fatti?

Puoi installare centinaia di siti WordPress sullo stesso database, devi solo cambiare prefisso!

[click_to_tweet tweet=”Cambiando il prefisso del #database WordPress è possibile installarne decine sullo stesso hosting!” quote=”Cambiando il prefisso del database WordPress è possibile installarne decine sullo stesso hosting!” theme=””]

Ecco svelato il segreto…

Con i tool automatici che troviamo a giro capita sempre più spesso che le tabelle generate da WordPress inizino con il classico prefisso wp_, ma tu non sei obbligato a rispettare questa pratica!

Anzi alcuni consigli di sicurezza, oramai smentiti, ci hanno insegnato a modificare questo prefisso per difenderci dalle SQL injection ma la cosa che non ci hanno mai detto è che utilizzando un prefisso tabella diverso possiamo tranquillamente installare altri WordPress all’interno dello stesso database!

Ospita più WordPress sullo stesso database grazie al prefisso tabella

Lo so, sembra quasi superfluo perdere tempo su questo punto, ma ti assicuro che è una critica che mi è stata posta più volte e tutto quello che dimostrava era l’ingnoranza che il mio interlocutore aveva nei confronti di questa piattaforma.

Ovviamente dobbiamo tenere a mente che il server che ospiterà queste installazioni dovrà essere configurato bene e molto potente ma è innegabile il risparmio che potremmo avere.

Creando una nuova cartella per ogni installazione sarà possibile sfruttare un singolo database e un singolo hosting.

Cosa dire al cliente quando dice che serve un database per ogni installazione WordPress:

Guardi che sullo stesso database può installare tutte le istanze WordPress che desidera, è ovvio che all’aumento del numero e delle query che vengono svolte sullo stesso database lei dovrà potenziare questo server permettendo al sistema di eseguire più velocemente le varie operazioni e (magari) ottimizzando il tutto con un buon sistema di cache.
Mi tolga una curiosità, perché si sta preoccupando di questa cosa?

Ecco il mio consiglio nella risposta da fornire, ponendo anche una seconda domanda che ti permetterà di conoscere meglio i dubbi e le preoccupazioni del tuo cliente.

In base alla risposta che ti verrà fornita potrai capire molto meglio quali sono le necessità del tuo cliente e sarai in grado di comprendere meglio le soluzioni da suggerire.

Con WordPress si ottengono soltanto dei siti fotocopia

Questo può sembrare vero se tutti usano gli stessi strumenti. In fin dei conti se passo le mie giornate a usare il martello anche quando mi trovo di fronte una vite la prima cosa che penso di fare è darci una bella botta, non credi?

Eppure WordPress è in grado di fare molto di più perché il suo unico limite, come molti progetti web, è la fantasia umana.

Vuoi sapere perché invece negli ultimi anni si ha sempre più spesso quest’impressione?

Ecco i miei motivi:

  • page builder
  • framework frontend

I principali colpevoli di questa tendenza.

Strumenti che vengono usati di continuo e che rispettano determinati standard grafici e strutturali che rendono difficile poter personalizzare ulteriormente le proprie creazioni.

Ma prendiamoci un po’ di tempo e analizziamoli singolarmente.

Non ti offendere!

Questo non significa che chi utilizza un page builder o un framework CSS realizzi soltanto siti fotocopia. Ho visto bravi designer riuscire a rivoluzionare l’interfaccia grafica ottenuta utilizzando questi strumenti, quindi è possibile ottenere risultati distinti! La verità è che per ogni bravo designer si trovano centinaia di wanna be developer che non fanno altro che imparare a usare uno strumento e non proseguire approfondendo le proprie conoscenze.

Ho messo in primo piano i page builder ma non sono qua per parlare male di loro, io voglio mettere in luce il problema che questi strumenti hanno portato.

Al giorno d’oggi esistono moltissimi page builder e molti di questi sono compatibili o integrati nei più famosi temi che vengono venduti, per farti un’idea ecco la classifica dei temi più venduti su ThemeForest.

Hai notato che c’è un termine comune a tutti i temi più venduti?

È la parola multi-purpose!

Il vero problema che è alla base di questa soluzione, almeno per quanto riguarda il mito dei siti fotocopia, è che la maggior parte degli utenti che selezionano queste soluzioni non hanno vere competenze di design.

Con migliaia di template venduti e altrettante persone che seguono questo iter, è molto semplice avere l’impressione che tutti i siti fatti con WordPress siano uguali.

Ma dimmi una cosa, guarda questo stesso sito…

Ti sembra uguale a un altro che hai visto?

Probabilmente lo ritieni simile perché anche noi rispettiamo standard e best practice nella creazione dei nostri prodotti ma sono sicuro che non troverai un sito uguale a questo.

Si creano siti fotocopia soltanto quando mettiamo da parte la creatività

La verità è che ritengo questo trend divertente sotto certi punti di vista perché gli utenti, spesso quelli più ignoranti, tendono a fare di tutta l’erba un fascio e se vedono un determinato effetto e si ricordano di aver visto qualcosa di simile e pensano che sia semplice da realizzare.

E questo ci porta a trattare l’altro argomento che avevo portato nelle problematiche della realizzazione di siti fotocopia: i framework frontend.

Bootstrap, Foundation, Materialize e Semantic-UI sono soltanto alcuni dei primi framework frontend che mi vengono in mente e in tutta onestà li ritengo dei prodotti molto utili per chi è alle prime armi.

In fin dei conti per utilizzarli, nel 99% dei casi, hai bisogno soltanto di conoscere l’HTML e di essere bravo a fare copia/incolla con i blocchi di codice che presentano già la loro documentazione.

È questo il tipo di sviluppatore che vuoi diventare?

Vuoi passare le tue giornate a fare copia/incolla?

Te lo chiedo perché quello che ho visto fare a molti è proprio questo, passare le giornate a prendere gli esempi di codice per inserire una griglia, delle finestre modali o qualsiasi altro elemento offerto senza chiedersi come sia possibile creare un tale effetto!

Come sviluppatori possiamo ottenere molto da questi strumenti ma la responsabilità più grande che abbiamo nel nostro lavoro è comprendere come funzionano.

Altrimenti (come mi sono trovato già diverse volte a scrivere) non sarai mai un bravo sviluppatore, ma soltanto un esperto nell’utilizzo dello strumento X.

E dimmi una cosa, che cosa succederà quando lo strumento X decide di terminare la sua esistenza oppure di modificare la sua sintassi?

Dovrai imparare da capo un nuovo strumento!

Ecco cosa succederà.

Scoprendo invece come poter creare personalmente le tue strutture e mantenendo aggiornate le tue conoscenze sui nuovi linguaggi di programmazione non dovrai mai iniziare di nuovo a imparare qualcosa ma potrai fare affidamento sulle tue conoscenze per portare a termine il lavoro!

Cosa dire al cliente quando dice che con WordPress si ottengono siti fotocopia:

Più che siti fotocopia realizzati in WordPress, io preferirei parlare di tutti i siti fotocopia che possiamo trovare navigando su Internet. Lei pensa che sia un fenomeno esclusivo di questa piattaforma, mi dispiace contraddirla ma non è affatto così. Sicuramente ci sono dei trend di settore che è molto utile seguire perché gli utenti medi che navigano sul web si abituano e imparano a sfruttare queste caratteristiche, il campo di ricerca alla sinistra di un menu può essere un chiaro esempio, ma non vorrei che lei confondesse la presenza di questi elementi con un fenomeno ancor più forte: l’uso di framework e page builder.
Sono sicuro che non è suo interesse entrare nel dettaglio e che gli basta sapere che questi sono i principali colpevoli di un web pieno di siti web tutti uguali. Io e il mio team non faremo uso di questi strumenti per realizzare il suo sito web perché li riteniamo fin troppo complessi per il progetto che ci sta proponendo e anche se non accetterà il nostro preventivo la invito a chiedere molti dettagli e a informarsi lei stesso su come verrà creato il suo progetto, perché in base agli strumenti che le verranno proposti potrà capire l’esperienza del team e la qualità del prodotto che sarà in grado di ottenere.

WordPress non è scalabile e quindi non adatto a grandi progetti

Ogni volta che mi trovo di fronte a questa dichiarazione, che sia in un forum, in un gruppo Facebook o anche in articoli di settore mi viene da ridere 😀

Non soltanto perché questo è uno dei miti più falsi che aleggiano intorno al nome WordPress ma soprattutto perché dimostra che la persona che esprime questo concetto non ha fatto neanche un minimo di ricerche e si affida a espressioni che ha sentito pronunciare da qualcuno.

Eppure sarebbe così semplice…

Basta guardare WordPress.com!

Su questo sito sono presenti la metà degli oltre 70 milioni di siti WordPress che popolano il web e a considerare dalle statistiche che offrono sul proprio sito questo trend è in continua e costante crescita, soprattutto le attività che vengono svolte all’interno di questi siti è alquanto impressionante.

Dalla mappa che ti ho appena inserito (guardala dal vivo) si nota la costante attività che viene svolta su questi siti suddivisa in post, commenti e like.

Tutte queste attività richiedono la scrittura di informazioni all’interno del database che risulta essere tra le più dispendiose a livello di potenza di calcolo.

Per quanto sia vero che i server di WordPress.com sono signori server decentralizzati e ottimizzati per questo lavoro, quello che mi chiedo è:

Continui a pensare che non sia scalabile?

Quello che mi sento di dire riguardo a questo mito è che non è del tutto falso, però in questo contesto è il soggetto dell’accusa che non è corretto.

Come hai appena visto la piattaforma WordPress è in grado di scalare su diverse macchine e di rispondere a un grosso traffico, quand’è allora che questa affermazione non risponde al vero.

Quando usiamo plugin o temi sviluppati male!

Come ti ho detto anche quando parlavamo di sicurezza, il bello e il brutto di WordPress è dato dalla sua capacità di personalizzazione.

Esistono moltissimi modi per personalizzare questa piattaforma e anche se molto spesso si urla contro questa piattaforma, si viene sempre a scoprire che il suo core è incredibilmente stabile, sicuro e scalabile.

Sono i componenti aggiuntivi che installiamo i veri colpevoli.

[click_to_tweet tweet=”Il #core @WordPress è stabile, sicuro e scalabile. Sono i componenti aggiuntivi a compromettere questi aspetti!” quote=”Il core WordPress è stabile, sicuro e scalabile. Sono i componenti aggiuntivi a compromettere questi aspetti!” theme=””]

Non sai quante volte mi è capitata una situazione in cui il mio cliente aveva installato decine (e per decine intendo oltre 50) di plugin che erano scritti male e che non seguivano le best practice di questo CMS.

Spesso mi sono messo le mani nei capelli perché senza una completa ristrutturazione del sito l’unica soluzione era investire nel ferro, ovvero spostare il sito su server web più potenti.

Quello che spero tu capisca dalla frase precedente è che in questo caso il colpevole non è WordPress ma i componenti (temi e plugin quindi) che aggiungiamo con il tempo!

È ovvio che un sito ricco di funzionalità richiederà più risorse di un sito vetrina e per questo non c’è alternativa se non spostarlo su un server più potente ma essere in grado di selezionare con cura i componenti che andiamo ad aggiungere è ancora più importante perché saranno loro che andranno a compromettere inevitabilmente le prestazioni del nostro progetto!

Se sei uno sviluppatore e hai a cuore le prestazioni del tuo sito ti consiglio di usare plugin come Query Monitor o Health Check, entrambi in grado di mettere in evidenza i problemi comuni in una installazione WordPress.

Non faranno il lavoro al posto tuo.

Questi plugin sono molto potenti ma ti aiuteranno a identificare con cura quali sono i plugin mangia risorse presenti all’interno della tua piattaforma per capire dove andare ad agire per migliorare la situazione.

Cosa dire al cliente che pensa che WordPress non sia una piattaforma scalabile:

Ci sono molti esempi che le potrei fare per smentire questa affermazione. Siti come WordPress.com, TechCrunch, CNN, TED e molti altri si affidano ai suoi servizi e alla sua potenza per offrire i propri contenuti a milioni di persone ogni mese.
Se vogliamo dar credito a questa voce di corridoio io direi piuttosto che a rallentare un sito web sviluppato con questa piattaforma sono i temi o i plugin che sono stati selezionati senza tenere a mente la qualità del codice con cui sono stati creati e le reali necessità del sito web che viene creato.
Nel nostro team svolgiamo regolari test e conosciamo molto bene questo CMS e se deciderà di lavorare con noi saremo in grado di dimostrarle quanto può essere performante un sito web creato con WordPress.

Se utilizzo WordPress non avrò supporto

Come mi sono ritrovato a dire più e più volte all’interno di questo articolo, purtroppo per poche mele marce si tende sempre a rovinare un intero settore.

Spesso sento dire che WordPress non offre supporto perché è una piattaforma open source…

Sei sicuro che sia veramente così?

Te lo chiedo perché la mia esperienza, con l’open source in generale e non soltanto relativa a WordPress, è completamente opposta!

Qualsiasi progetto che ho provato che rispettasse questa licenza basa la sua intera vita e successo sulla creazione di una stabile community.

Come dicevo prima, GitHub è sicuramente una piattaforma molto utile per lo sviluppatore moderno perché al suo interno, oltre che condividere codice, è possibile anche avere delle conversazioni con i creatori dello stesso progetto!

Però è anche vero che non esiste soltanto GitHub. Ti vengono a mente altri posti dove è possibile confrontarsi?

Se stai pensando a Facebook, o ai social network in generale, stai pensando proprio bene!

Osservando il social network più utilizzato al mondo (Facebook) si nota che, soltanto nella nostra lingua, esistono decine di gruppi più o meno attivi con utenti che parlano e che si confrontano su questa piattaforma.

La cosa che mi fa sorridere è che questi gruppi non fanno altro che disperdere la comunità intorno a questa piattaforma e sembra che nessuno conosca il forum ufficiale.

Utilizza i canali ufficiali!

Il mio suggerimento è quello di utilizzare sempre il forum ufficiale perché al suo interno si trovano gli interventi di veri esperti e utilizzatori della piattaforma e inoltre non fai altro che aiutare ulteriormente la community a crescere e rafforzarsi grazie anche ai tuoi interventi e dubbi.

Ovviamente il supporto che viene offerto per questa piattaforma non si ferma certo qua!

Hai comprato un tema o un plugin?

Ebbene dato che questi prodotti sono stati sviluppati rispettando la licenza GPL ti confesso una cosa, quello che stai pagando non è il singolo prodotto ma la possibilità di ottenere i futuri aggiornamenti e il servizio di assistenza.

Questo perché mettere in vendita direttamente il prodotto infrangerebbe la licenza e comporterebbe problemi legali.

Penso di averti fatto capire quindi che utilizzando WordPress sei in una botte di ferro, i suoi milioni di utenti sono molto disponibili a scambiarsi idee e suggerimenti anche in italiano, però che cosa puoi rispondere al tuo cliente se solleva questo dubbio?

Cosa dire al cliente che pensa che non avrà supporto se sceglie WordPress:

Per prima cosa, se è arrivato a me con l’interesse nei confronti di questa piattaforma significa che da qualche parte l’avrà già sentita nominare e che sicuramente è più famosa del CMS PincoPallo promosso da qualche web agency.
Ma non limitandoci a questo per prendere una decisione, desidero ricordarle che questa piattaforma è rilasciata sotto licenza GPL e che fa parte dei migliaia di software open source presenti in ogni computer. Questo offre la possibilità di mettersi in contatto con migliaia di persone che si confrontano quotidianamente su problemi e soluzioni che possono essere integrate al suo interno, non abbia paura perché anche se durante il nostro rapporto lavorativo avrà la mia completa disponibilità e supporto, le fornirò anche una raccolta di siti web dove potrà chiedere direttamente aiuto e risolvere in autonomia i propri problemi.
Oltre a questo, nel caso in cui non sia soddisfatto del mio lavoro sappia che scegliendo WordPress non sarà in alcun modo legato a vita con i miei servizi ma potrà mettersi in contatto con le centinaia di sviluppatori italiani che conoscono questa piattaforma.

L’interfaccia backend di WordPress non è intuitiva

Questo è un mito che ha ottenuto pochissimi voti al sondaggio che ho avviato su Facebook ma al quale tengo in particolar modo perché il discorso interfaccia o UI è uno di quelli ai quali tengo molto perché personalmente credo proprio che questo sia, seppur piccolo, un mito.

Quello che credo è che invece quando la nostra amata piattaforma ottiene una critica del genere è dovuto principalmente dal fatto che l’utente che sta usando le sue funzionalità non ha ben chiaro in mente che cosa desidera fare.

Se dobbiamo essere proprio onesti, in alcuni casi è anche colpa dello sviluppatore che ha creato il sito…

Questo perché una volta realizzata tutta la parte frontend non viene investito alcun tempo per migliorare la parte dove il nostro utente passerà la gran parte del tempo: il backend.

WordPress sta cambiando!

Se ancora non lo sai il team di sviluppatori sta lavorando a un progetto che prende il nome in codice di Gutenberg. Questo trasformerà il backend come lo conosciamo oggi e puoi vedere i primi passi fatti in questa direzione nell’editor introdotto dalla versione 5.

Dico questo perché mi capita sempre più spesso vedere dei siti WordPress dove il cliente finale, che non ha alcuna reale conoscenza sulla gestione di questa piattaforma.

Si trova con un account di ruolo amministratore e con l’onere di dover mantenere aggiornato il sito e di installare nuovi plugin senza conoscere veramente i rischi che sta correndo.

Non voglio venirti contro perché capisco benissimo che questa è una richiesta che spesso viene dal cliente che non desidera avere la classica sensazione di lock-in e doverti contattare per ogni piccola modifica ma allo stesso tempo potresti fare una cosa intelligente.

Potresti consegnare al tuo cliente due account distinti e gestire gli aggiornamenti con un pannello di gestione esterno come quello offerto da Infinite WP o altre soluzioni simili.

Opportunità di guadagno!

Non pensare che aggiornare il sito del tuo cliente sia soltanto un onere, potrebbe anche essere un servizio che offri.

Consegnare al tuo cliente due account distinti, uno da amministratore e uno da editore, non aiuterà soltanto la sicurezza ma ti permetterà anche di semplificare il suo backend senza dover fare assolutamente niente!

Infatti WordPress andrà a nascondere tutte le voci di menu presenti in base al ruolo e capability che ha l’utente che lo sta utilizzando.

Ovviamente potresti anche fare il miglio in più e utilizzare uno dei molti modi che ti permettono di semplificare l’interfaccia backend di questo CMS utilizzando il codice ma visto che il tempo è tiranno per fare piccole modifiche potresti utilizzare questo plugin dedicato che consente di personalizzare qualsiasi aspetto della bacheca in base al ruolo dell’utente.

Esistono molte alternative alla bacheca standard di WordPress, basta cercare

Forse non è tanto la presenza di strumenti aggiuntivi quella che rende difficile la navigazione all’interno della bacheca WordPress, è probabile che il tuo cliente non si trovi bene con la classica struttura della bacheca?

Se questo dovesse essere il tuo caso onestamente non saprei proprio come aiutarti se non consigliandoti di creare una nuova interfaccia da capo e facendoti pagare per questo!

Ritengo che l’impostazione con la navigazione a sinistra sia tra le più comuni e utilizzate almeno nei paesi occidentali, abbiamo visto anche precedentemente le similitudini con la bacheca di Prestashop sono molte e ti confesso che conosco molti altri progetti che hanno utilizzato un’interfaccia simile.

L’unico esempio importante nella personalizzazione dell’interfaccia della bacheca che mi viene a mente è quella realizzata dal progetto Rainmaker dove lo stesso WordPress è stato modificato e potenziato sotto molti aspetti, anche la sua interfaccia di gestione è veramente diversa:

La bacheca di Rainmaker Platform realizzata modificando quella WordPress

Al tempo stesso, se osservi bene, noterai che la barra di navigazione a destra è sempre presente 😉

Cosa dire al cliente che crede che la bacheca WordPress non sia intuitiva:

“Guardi, la bacheca WordPress viene ormai utilizzata da più di dieci anni e ha dimostrato di essere semplice da utilizzare e intuitiva. Se crede di aver bisogno di una sua personalizzazione abbiamo due strade di fronte a noi: possiamo semplificare ulteriormente la bacheca rendendo accessibili soltanto gli strumenti che utilizzerà più spesso oppure potrei crearne una nuova che risponda al 100% alle sue necessità. Consideri che la prima opzione è quella più economica e veloce mentre la seconda richiederà un investimento di tempo maggiore e diversi confronti per capire quali sono le sue necessità e trovare un modo per soddisfarle.
Se vuole un mio consiglio spassionato, dove potenzialmente vado anche a perdere dei soldi, fossi in lei inizierei a utilizzare WordPress con le impostazioni di base cercando di capire se ci sono dei problemi e come poterli risolvere. Fatto questo potremo fissare una nuova riunione all’interno della quale discutere di come personalizzare la bacheca.”

WordPress non sarà MAI il futuro del web!

Ho deciso di concludere con quest’ultimo mito perché non può essere né smentito e tantomeno confermato perché nessuno conosce il futuro. Per questo motivo non ho intenzione di andare troppo nel dettaglio nell’analisi di questo aspetto anche se al tempo stesso voglio affrontare un paio di punti interessanti.

È dura pensare che un progetto basato sull’open source con migliaia di sviluppatori che contribuiscono e costruiscono questa piattaforma non sia in grado di rispondere alle necessità future che il web ci proporrà. Forse sarebbe opportuno anche chiedersi: quale futuro?

Il futuro dei siti web? Quello delle applicazioni mobile? Oppure quello dell’umanità?

L’ultima domanda è sicuramente provocatoria, ma questo mito è troppo vago per poterlo analizzare nel dettaglio. Ritengo WordPress una piattaforma in grado di trasformarsi molto e non penso che la sua attenzione nei confronti della retro-compatibilità sia un problema che lo trattiene da fare dei passi verso le nuove tecnologie. È vero, in alcuni contesti questo ha rappresentato un limite, ma questo CMS non si è mai fermato e continua il proprio sviluppo cercando di trovare la soluzione migliore alle richieste che vengono fatte.

Il futuro del web e di WordPress deve ancora essere scritto

Uno degli aspetti per il quale credo che un tale approccio possa rallentare la crescita e l’uso di questa piattaforma è dovuto al fatto che la tecnologia si evolve a un ritmo incredibile!

Il linguaggio PHP, alla base dello sviluppo di questa piattaforma, ha incrementato notevolmente le sue prestazioni da quando abbiamo iniziato a utilizzare la versione 7 e se ci preoccupiamo del database, fin troppo spesso il tasto dolente di questa piattaforma, è sempre possibile sostituirlo con un altro più performante.

È vero, quotidianamente escono nuovi linguaggi di programmazione e nuove tecnologie che fanno sperare in un futuro più veloce, ma quando si hanno milioni di utenti e migliaia di sviluppatori come la community WordPress non è possibile cambiare rotta in modo tanto semplice..

Insomma, quello che sto cercando di dire è che il futuro è incerto e anche se (sicuramente) usciranno nuove tecnologie in grado di migliorare determinati aspetti della nostra vita digitale credo proprio che WordPress, almeno ancora per diversi anni, sarà in grado di gestire questa situazione e di rispondere ai diversi attacchi che verranno avanzati dalle nuove soluzioni e tecnologie. Sicuramente se ci sarà un indiscusso vincitore in termini tecnologici (a livello di strumenti o linguaggi di programmazione), confido nell’intelligenza degli sviluppatori e della loro capacità di rispondere tempestivamente modificando il codebase di questo CMS per la migliore integrazione.

La cosa di cui sono sicuro è che sarà sempre meglio di una qualsiasi altra soluzione proprietaria che viene sviluppata da un team di cinque sviluppatori 😀

Conclusioni

È stato un articolo bello lungo, non credi? Ho sentito il bisogno di mettere nero su bianco il mio punto di vista su alcune delle critiche che negli anni ho sentito fare contro questa potente piattaforma, al tempo stesso sono proprio curioso di conoscere la tua esperienza e ti sarei infinitamente grato se tu investissi un po’ del tuo prezioso tempo e me ne parlassi all’interno dei commenti qua sotto. La tua partecipazione sarebbe incredibilmente utile per arricchire e migliorare ulteriormente questo articolo!

Per fare la somma di tutte le dicerie che circolano intorno a questa piattaforma, si nota un tratto comune: l’ignoranza delle persone che danno credito a dicerie senza volersi documentare.

Qua su SkillsAndMore scriviamo molti articoli tecnici, ma sappiamo che la bravura di una persona non si può valutare soltanto dai lavori che è in grado di realizzare perché un vero professionista si deve confrontare, talvolta quotidianamente, con altri esseri umani che hanno conoscenze diverse dalle proprie e che portano sul piatto dubbi considerati talvolta banali, ma che banali non sono affatto!

Per queste persone, per i nostri potenziali clienti, questi sono dubbi che li congelano dal prendere delle scelte e che mettono sotto esame qualsiasi passo che potrebbero fare in un mondo a loro sconosciuto.

Siamo noi i detentori della conoscenza in questo campo e al posto di tirarcela abbiamo il compito di introdurre, guidare e istruire le persone che ancora non sono state altrettanto fortunate. Questo porterà molti benefici, nella breve e nella lunga corsa che stiamo facendo con la nostra azienda e non è qualcosa sulla quale possiamo chiudere un occhio. Dobbiamo essere coscienti dei limiti e delle potenzialità degli strumenti che abbiamo scelto e sapere cosa usare e quando.

Spero che tu abbia apprezzato questo articolo e ti ricordo che attraverso i corsi e gli articoli che pubblichiamo abbiamo a cuore soltanto te, lo Skillato che desidera investire nella propria carriera e professione per migliorare il proprio futuro.

Andrea Barghigiani

Autore del libro "Trasforma WordPress per l'Inbound Marketing" è il co-fondatore di SkillsAndMore e vuole aiutare i lettori a crescere nel mondo dello sviluppo.

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Pubblicato il 15 Maggio 2017 2 commenti

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Commenti

  1. Davide dice

    in questo articolo non hai minimamente preso in considerazione che i clienti 9 volte su 10 vogliono un certo livello di customizzazione e ovviamente non parlo solo del layout ma di interventi che richiedono una certa quantità di codice. Quindi a un certo punto il vero nocciolo del problema non si trova sulle false convinzioni che ha il cliente, bensì sul dubbio dello sviluppatore se resta più conveniente/perfomante progettare e scriversi un sito da soli oppure se è meglio utilizzare un CMS con i suoi plugin preconfezionati e in questo caso capire come e dove intervenire per accontentare il cliente.

    Rispondi
    • Andrea Barghigiani dice

      Ciao Davide,
      quello che hai detto è corretto. Questo articolo non serve allo sviluppatore per decidere se WordPress è la piattaforma sulla quale lavorare o meno ma è stato realizzato per fornire una risposta alle critiche/obiezioni generali che tendenzialmente il cliente espone quando parliamo di WordPress.

      Analizzare se WordPress o se un plugin è la soluzione corretta da implementare è un’attività che va svolta per ogni singolo progetto e la risposta può variare a seconda di moltissimi fattori, sia considerando il cliente in questione che le conoscenze dello stesso sviluppatore. Cosa molto difficile da riassumere all’interno di un singolo articolo.

      Spero comunque che la lettura ti abbia fornito degli spunti utili per eventuali clienti futuri.

      Se hai qualche suggerimento che vuoi condividere i commenti sono a tua disposizione.

      Rispondi

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