Esistono soltanto rari casi in cui promuovere i propri servizi o prodotti non sia un aspetto fondamentale della nostra attività, in pochi possono farne a meno.
Dato che probabilmente, come il sottoscritto, anche tu hai bisogno di promuoverti è bene farlo seguendo i passi giusti.
Recentemente ho tenuto in considerazione questo aspetto, soprattutto durante la stesura del corso Dal niente al cliente e sono giunto alla scoperta dell’acqua calda: promuoversi è una parte integrante del nostro lavoro. Per quanto ti abbia già parlato dell’importanza di avere una newsletter quello che voglio fare oggi è condividere con te qualche consiglio per migliorare i risultati che ottieni dalla tua attività promozionale.
Talvolta incrementare di qualche punto una percentuale è tutto quello che serve per raggiungere i risultati prefissati, per non perdere tempo però hai bisogno di sapere dove concentrare le tue modifiche.
Questo articolo è stato creato appositamente per consigliarti e mostrarti come migliorare 3 delle metriche più importanti della tua attività che ti permetteranno di entrare in contatto con un maggior numero di potenziali clienti (così detti lead) aumentando insieme il traffico che riceve il tuo sito web.
Passiamo quindi a conoscere i 3 consigli che ho preparato e che ti permetteranno di incrementare due metriche molto importanti per il benessere della tua attività.
Cosa devi sapere prima di iniziare
La promozione della propria attività, il marketing, è un insieme di attività che richiedono un occhio attento alle metriche generate dal nostro sito web in modo da poter disegnare una corretta campagna promozionale. Dico questo perché all’interno di questo articolo darò per scontato che il tuo sito web sia collegato con Google Analytics (o una qualsiasi alternativa) e che tu stia già inviando le newsletter ai tuoi iscritti.
Porre rimedio a queste “mancanze” è molto semplice, soprattutto se usi Genesis e MailChimp come facciamo noi.

Al tempo stesso non voglio che tu esca dalla lettura di questo articolo pensando di aver appreso tutto quello che ti serve sul web marketing, oggi scoprirai come applicare 3 consigli che ritengo fondamentali per la promozione di qualsiasi attività ma devi sapere che questo campo è vasto, incredibilmente vasto.
Chiunque è interessato al marketing si mantiene aggiornato quotidianamente cercando di scoprire quale sia la “nuova strategia” pronta a cambiare tutto, vuoi conoscere la verità?
Tu non hai bisogno del nuovo!
Tu devi implementare strategie che garantiscono risultati costanti e sulle quali puoi pianificare i passi per la crescita della tua attività.
Ecco perché sto scrivendo questo articolo.
Una volta letto e implementato gli strumenti che ti consiglio in questo articolo avrai fatto il primo (importante) passo nell’ottimizzare la promozione della tua attività e se vorrai approfondire successivamente le tue conoscenze potrai farlo senza problemi.
Se sei alla ricerca di una guida esaustiva che ti permetta di scoprire come ottenere il tuo primo cliente in pochi giorni dal lancio della tua attività non posso fare a meno che consigliarti il nostro corso Dal niente al cliente. Un corso all’interno del quale ho condiviso tutte le nostre conoscenze maturate in anni di lavoro e che hanno già aiutato decine di studenti come confermano le sue recensioni.
Anzi una volta implementati i seguenti suggerimenti avrai una miglior comprensione delle attività da svolgere per la promozione dei tuoi servizi e prodotti. Questo ti consentirà di approfondire ulteriormente studiando gli argomenti più inerenti al tipo di promozione che vuoi fare.
Passiamo adesso ai consigli.
#1 Le email non sono morte, meglio che inizi a collezionarle
Come direbbe qualsiasi buon inglese, iniziamo parlando dell’elefante nella stanza: la validità delle email in una campagna marketing.
Tutti sappiamo che su Facebook ci sono 2 miliardi di persone, che YouTube è il più grande contenitore video al mondo e che “i Bot vanno forte”. Come ho detto poco fa, tutte queste informazioni fanno parte del costante aggiornamento di un marketer che ci permette di conoscere la “nuova strategia” che rivoluzionerà tutto, strategie che al momento non ti servono.
Torniamo ad analizzare la situazione con un occhio critico senza farsi abbagliare dai numeri.
Per utilizzare uno qualsiasi di questi social network dobbiamo accettare dei termini e condizioni, noi non leggiamo mai queste documentazioni ma dobbiamo ricordarci che se non li rispettiamo il proprietario della piattaforma potrà impedirci di utilizzare il nostro profilo e disporre dei contenuti pubblicati a propria discrezione.

E non pensare che stia facendo il cospiratore, basta aprire le Condizioni d’uso di Facebook e alla voce 14. Risoluzione leggere la prima frase:
È prevista la sospensione della fornitura di Facebook, del tutto o in parte, a esclusiva discrezione di Facebook…
Non pensare che Facebook sia il cattivo della situazione perché tutti gli altri social network hanno politiche molto simili sulla gestione degli account e noi le abbiamo accettate creando un account e utilizzando i loro servizi.
Però non tutto il male viene per nuocere, il prossimo consiglio riguarda proprio i social network quindi ti consiglio di non allontanarti 😉
Il problema che mi interessa affrontare in questo punto è la possibilità di perdere tutto il nostro lavoro da un giorno a un altro. Se continuiamo a usare ciecamente queste piattaforme prima o poi ci troveremo di fronte a un’infrazione o a un cambiamento che ci spingerà a usare meno o non usare i servizi sui quali avevamo affidato la crescita della nostra azienda.
Negli anni ho visto moltissimi profili e gruppi di persone che sono state allontanate dal social network perché la propria attività non rispettava i famosi Termini e Condizioni, questo è un vero peccato perché per costruire un profilo su queste piattaforme si investe veramente molto tempo. Per fortuna che in questo consiglio ti presento un’alternativa.
Questo è quello che accadrebbe se non pensi alla tua newsletter!
Come ti ho già spiegato nell’articolo precedente, le newsletter non sono morte ma anzi ci permettono di entrare in contatto con potenziali clienti senza dover lottare continuamente sull’esposizione dei nostri contenuti su qualche social network.
Quindi al posto di continuare a parlare del perché le newsletter fanno bene, spostiamo la nostra attenzione su come possiamo aumentare il numero dei nostri iscritti. Come potrei incrementare le persone che si iscrivono alla mia newsletter?
Beh un buon punto di partenza sarebbe iniziare a chiederle.
Molto spesso si pensa “ma ho già creato la pagina di iscrizione e ho inserito il modulo in diverse pagine del sito” e io sono vittima di questa mentalità perché per mesi SkillsAndMore ha trovato iscritti soltanto grazie a questa pagina e a una manciata di moduli sparsi qua e là. Se vogliamo che qualcosa cambi nel numero degli iscritti, tra le prime cose da fare è dimostrare interesse verso la persona alla quale chiediamo di iscriversi e magari aumentare la frequenza con la quale richiediamo questa azione.

Inizia a pensare anche a un messaggio diverso, magari più diretto, che potrai dare al visitatore per incentivarlo a inserire il suo indirizzo email e iscriversi volontariamente. Mi dispiace dirlo ma “Iscriviti alla newsletter” non è la frase più convincente al mondo.
Nella sezione successiva di questo articolo, quella in cui ti spiego come applicare i vari consigli, ti aiuterò a chiedere più spesso le mail ai tuoi visitatori grazie a uno strumento che ti permetterà di creare Popup, Welcome Mat e anche accattivanti Scroll Box.
Ora passiamo al prossimo consiglio.
#2 I social network possono diventare grandi canali di distribuzione
Forse con il consiglio precedente ti ho fatto un po’ paura sull’uso dei social network, ma al tempo stesso bisogna ammettere che sono strumenti in grado di portare molto traffico sulle nostre pagine e la cosa più bella e che garantiscono una maggiore esposizione del nostro contenuto quando i lettori condividono le pagine del sito!
[clickToTweet tweet=”Portare più #traffico del tuo sito significa dare un buon motivo ai lettori per #condividere quanto stanno leggendo, non sempre i bottoni #social sono sufficienti. Vuoi scoprire altri consigli? Leggi l’articolo!” quote=”Portare più traffico del tuo sito significa dare un buon motivo ai lettori per condividere quanto stanno leggendo, non sempre i bottoni social sono sufficienti. Vuoi scoprire altri consigli? Leggi l’articolo!”]
Come molti sono sicuro che anche i tuoi siti web utilizzano i pulsanti di condivisione pronti ad aiutare il lettore a condividere la tua pagina.
La realtà dei fatti è che molto spesso questi elementi vengono ignorati perché il nostro cervello ha ormai capito che questi elementi non fanno parte del contenuto della pagina, il vero motivo per cui l’utente si è presentato sul sito, ma servono a condividerlo sui social network e non è l’azione che in quel momento il lettore desidera fare.
Anche noi su SkillsAndMore usiamo gli stessi pulsanti, non sto dicendo che non devono essere utilizzati, quello che voglio farti capire è che dovrai incentivare in qualche modo il tuo lettore a condividere l’articolo, come già discusso per le email.
Dobbiamo dire chiaramente quello che desideriamo faccia sulla nostra pagina e invitare l’utente all’azione.
Questo significa presentare al nostro lettore possibilità di condivisioni creando dei Click to Tweet, evidenziando testo oppure condividendo direttamente un’immagine.
A differenza dei pulsanti di condivisione che si presentano fuori dal nostro contenuti, gli esempi che ti ho appena fatto vengono inseriti nel contenuto e il nostro lettore se li troverà di fronte man mano che continuerà la sua lettura.

In questo modo possiamo evidenziare porzioni molto importanti dell’articolo e sfruttare l’emozione del nostro lettore per invogliarlo a condividere, non si tratta più di un’azione che deve svolgere fuori dal nostro contenuto spostando il mouse verso i pulsandi difficili da raggiungere ma lo aiutiamo a fare un’azione utile alla distribuzioni dei nostri contenuti.
Due consigli su tre parlano di chiedere qualcosa al nostro utente, prima abbiamo chiesto la propria email e adesso di condividere le nostre pagine, che cosa devi aspettarti dal prossimo consiglio?
#3 Sapere come viene utilizzato il tuo sito non ha prezzo
Adesso che conosci l’azione del chiedere (in modo educato ovviamente) ai tuoi visitatori è giunto il momento di entrare un nel dettaglio e capire come il nostro sito viene utilizzato.
So benissimo quello che puoi pensare: “Io creo siti web per lavoro sono sicuro che i miei visitatori non hanno alcun problema a navigare sui siti che realizzo”.
Sbaglieresti.
Non si può mai sapere come si comportano i nostri visitatori sulle pagine che abbiamo creato, io stesso sono caduto vittima di questa mancanza e per molto tempo ho lasciato che i miei visitatori cliccassero a vuoto su porzioni del sito che pensavano collegate a qualcosa ma che invece non lo erano.
Essere in grado di conoscere l’utilizzo che viene fatto del nostro sito ci permette di conoscere quali sono i flussi che seguono i tuoi utenti, essere in grado di ottenere queste informazioni ci permette di scoprire gli errori da correggere e i miglioramenti da applicare per migliorare l’attività che viene svolta sul nostro sito.
Per esempio su SkillsAndMore ho scoperto che nella pagina del nostro abbonamento moltissimi visitatori cliccavano sulle immagini dei corsi perché volevano scoprirne il contenuto, io preferivo focalizzare l’attenzione sui pulsanti inseriti ma trasformare queste immagini in link mi ha permesso di ridurre il bounce rate di questa pagina.

Al giorno d’oggi avere queste informazioni non è difficile e possiamo decidere di registrare le sessioni dei nostri visitatori oppure lasciare che un algoritmo crei per noi una mappa del calore (Heat Map) che ci consente di scoprire dove i nostri utenti cliccano sulla nostra pagina. I primi sono molto utili anche per osservare come le persone navigano all’interno del nostro sito web ma in tutta onestà trovo le seconde molto più veloci da consultare.
Non voglio limitarti in alcuna scelta infatti nella sezione dedicata all’implementazione ti parlerò di entrambi i servizi anche se ho deciso di mostrarti come implementare soltanto la Heat Map.
I consigli sono finiti, ma non sono tutti
I tre consigli che ti ho appena fornito servono moltissimo a incrementare i risultati del tuo sito web, sempre se implementati bene. È proprio per questo motivo che in questo articolo ho deciso anche di mostrarti anche le soluzioni che ti permetteranno di usarli sul tuo sito web, indipendentemente dalla piattaforma che stai utilizzando.
Le soluzioni che ti propongo qua sotto sono state selezionate in base alla mia esperienza e preferenze, sicuramente esistono decine di alternative ma avere tutte le soluzioni necessarie all’interno di un singolo strumento può aiutare veramente molto. Un po’ come già successo quando ti ho consigliato Jetpack.
Personalmente ogni volta che utilizzo anche uno di questi consigli sono in grado di ottenere un 30%-50% di miglioramento sulle metriche che sto monitorando.
Se non hai mai richiesto email o condivisioni prima d’ora, o almeno non lo hai mai chiesto direttamente, sono sicuro che la percentuale dei miglioramenti sarà ben maggiore se vorrai condividere con noi i tuoi risultati all’interno dei commenti ne sarei molto felice. C’è comunque da dire che questi non sono tutti i consigli che potrei darti per migliorare le lead e il traffico del tuo sito web, esistono moltissimi altri aspetti che potrebbero essere migliorati in qualsiasi sito web ma sono pronto ad assicurarti che già con queste prime accortezze sarai in grado di migliorare le tue metriche.
Ti ricordo quindi di non prendere questo articolo come la bibbia della promozione, quello che sto facendo è soltanto parlarti dei principali aspetti che possono essere implementati grazie a un unico strumento.
Non ci credi?
Continua a leggere per conoscere lo strumento gratuito che ti permetterà di ottenere questi risultati.
Sumo.com un unico strumento per implementare i consigli precedenti
Non voglio girarci troppo intorno, lo strumento di cui ti voglio parlare quest’oggi è un potentissimo strumento che prende il nome di Sumo.com e che ti permetterà di applicare tutti i consigli che ti ho appena fornito con una singola riga di JavaScript. Grazie al collegamento che creerai con questo piccolo codice sarai in grado di utilizzare tutti gli strumenti che questo servizio offre e in questo articolo ti mostrerò proprio come utilizzare quelli più interessanti!
Come creare un account e collegarlo al sito
Per poter utilizzare questo servizio avrai bisogno di un account che puoi creare gratuitamente. Puoi crearlo direttamente dalla loro homepage seguendo i passaggi rappresentati in quest’immagine:

Una volta che avrai creato il tuo account non dovrai fare altro che collegare il tuo sito inserendo la piccola porzione di codice che metterà a tua disposizione tutti gli strumenti offerti da Sumo.com. Se usi Genesis l’operazione è molto semplice perchè questo framework ci offre una semplice textarea dove inserire tutto il codice che dobbiamo inserire nel nostro <head>
o prima della chiusura del nostro <body>
, ovviamente esistono molte altre soluzioni come utilizzare Google Tag Manager oppure il plugin WordPress che Sumo distribuisce nel repository per semplificare l’installazione.
Qualsiasi sia il percorso che hai seguito per collegare sito e Sumo.com adesso hai a tua disposizione tutti gli strumenti che puoi usare per implementare i consigli precedenti. Devo anticiparti che ci sono molti altri strumenti che potresti utilizzare per migliorare lead e traffico ma non ho trovato il modo di includerli all’interno di questo articolo.
Forse dovrei creare un corso. Tu che ne pensi?
Questo però non è il momento di farsi domande, dobbiamo scoprire con quali strumenti possiamo implementare i consigli precedenti.
#1 Popup, Welcome Mat e Scroll Box alla riscossa!
Nel primo consiglio ti ho parlato di chiedere più intensamente le email dei tuoi visitatori, non pensare assolutamente che dovrai infastidire i tuoi utenti perché non è un’attività che porta buoni risultati però è bene offrire ai nostri lettori la possibilità di iscriversi volontariamente. Su SkillsAndMore abbiamo fatto l’errore di non evidenziare la possibilità di iscriversi alla nostra newsletter e alcuni lettori mi hanno scritto direttamente per chiedermi come fare.
Questo oltre a farmi capire che stavo facendo veramente un lavoro pessimo nella promozione di questo servizio, mi ha fatto anche riflettere su quante altre persone potrebbero aver avuto la stessa difficoltà ma non hanno investito del tempo nel contattarmi.
In fin dei conti è mio dovere aiutarli ad aiutarmi 🙂
Uno degli aspetti più interessanti di tutta la soluzione Sumo.com sono i molteplici strumenti che ci permettono di ottenere gli indirizzi email dei nostri utenti! Le soluzioni e le opzioni che mette a disposizione ci permettono di personalizzare l’aspetto e il comportamento dei nostri elementi in qualsiasi modo desideriamo rendendo i nostri moduli di iscrizione unici agli occhi dei nostri lettori.
Questa suite permette di creare molti elementi creati appositamente per attirare l’attenzione dei nostri visitatori e dato che il processo di creazione è simile per tutti, dopo averli introdotti, ti mostrerò come configurare un popup. Alcuni degli strumenti che Sumo.com mette a disposizione per richiedere email ai nostri visitatori sono:
- Popup – negli anni questi elementi si sono guadagnati una brutta fama ma soltanto perché chi li utilizza non è in grado di configurarli nel migliore dei modi, seguendo i consigli forniti imparerai a crearne di non intrusivi e soddisferai sia le aspettative dei tuoi utenti che quelle di Google.
- Welcome Mat – altra interessante soluzione che possiamo mettere in atto è data da questo strumento che ci permette di creare una vera e propria “pagina alternativa” che sostituisce momentaneamente la pagina consultata dal lettore per proporre l’iscrizione alla nostra newsletter. Forse un po’ intrusivo certo, ma se usato con parsimonia permette di ottenere ottimi risultati.
- Scroll Box – questi sono uno degli strumenti che preferisco maggiormente perché non risultano affatto fastidiosi ma anzi è facile lanciarli nel momento in cui il nostro visitatore svolge un’azione sulla pagina, generalmente sta usando il mouse per scorrere il contenuto (da qui anche il nome).
Come ti ho anticipato Sumo.com ha creato anche altri strumenti che possono aiutare il nostro scopo, purtroppo alcuni di questi sono nascosti dietro un piano di abbonamento e anche se non lo fossero continuo a pensare che la selezione precedente risulti essere la più utile da implementare, soprattutto quando non ci sono particolari strategie che vogliamo applicare.
Probabilmente ci hai pensato anche tu, tutti gli strumenti che ti ho presentato hanno la cattiva reputazione di essere fastidiosi e di disturbare il lettore ma mi voglio ripetere: hanno questa fama perché non vengono sfruttati nel modo giusto!
Le impostazioni che ci vengono messe a disposizione ci permettono di personalizzare molto il comportamento di un qualsiasi modulo, possiamo scegliere dove farlo vedere, il tipo di evento che deve scatenare la sua apparizione e gestire in modo granulare altre opzioni che ci aiutano a mantenere il livello di fastidio sotto la norma.
Per creare un modulo in Sumo.com, nel nostro caso andremo a creare un Popup, dobbiamo selezionare la voce List Builder presente sotto Form. Ecco una piccola .gif
per mostrarti brevemente i passaggi necessari.

Come puoi notare da solo i passaggi sono molto semplici e anche se ci vengono suggeriti diversi obiettivi che possono essere svolti con uno dei suoi moduli, noi concentreremo la nostra attenzione nella collezione di email. Lascio a te il compito di sperimentare con gli altri obiettivi perché una volta scoperto come creare un nuovo Popup potrai sfruttare le tue conoscenze per uno qualsiasi di questi. La cosa ancor più interessante è che indipendentemente dall’obiettivo selezionato possiamo creare diversi tipi di form.

Con questa immagine voglio mostrarti quanto sia semplice poter cambiare da un modulo a un altro, come puoi notare tu stesso una volta selezionato l’obiettivo che vogliamo raggiungere con il modulo, che ti ricordo nel nostro caso essere la collezione di email, arriva il momento di scegliere la tipologia che vogliamo implementare nel nostro sito. Esistono molte alternative ma le principali che ti consiglio sono quelle evidenziate qua sopra.
Una volta che avrai selezionato la voce Popup arriva il momento di personalizzarlo per adeguarsi al meglio allo stile del tuo sito web.
Nel piano gratuito viene fornito un singolo template per i nostri Popup ma cliccando sugli elementi presenti al suo interno sarai in grado di personalizzarlo come meglio credi. Dato che questo si tratta più di un esercizio di personalizzazione che di utilizzo vero e proprio dello strumento preferisco passare al punto successivo che risulta essere ancor più interessante.
Selezionare le regole che visualizzare il nostro Popup.
Come mi sono trovato a dire più volte, Sumo.com è uno strumento ricco di opzioni e anche quando dobbiamo selezionare le opzioni di visibilità non lascia niente a desiderare. Come mostra l’immagine qua sotto, una caratteristica molto interessante che ci viene messa a disposizione è la Smart Mode. Grazie a questa funzionalità lo script analizzerà automaticamente le conversioni che avvengono sul tuo sito web e con il passare del tempo imparerà a mostrare il miglior tipo di form nel momento migliore, ovviamente avrà bisogno di un po’ di tempo per ottenere tutti i dati necessari ma ti assicuro che sa il fatto suo!

Se però non ti convince lasciare che sia un computer a decidere dove e quando mostrare i tuoi Popup puoi sempre attivare le impostazioni manuali ed entrare in una configurazione molto avanzata dove potrai personalizzare l’evento scatenante che lo mostrerà, in quali pagine o dispositivi mostrare o nascondere questo elemento e ci sono anche alcune opzioni avanzate che ti permettono di essere particolarmente insistente 😉
Come ho provato a farti capire più e più volte all’interno di questo articolo, non voglio che tu usi questo strumento per infastidire il tuo utente quindi pensa bene a quello che fai quando andrai a modificare queste impostazioni.
Io per esempio, al momento sto lasciando che sia la stessa Sumo.com a decidere dove mostrare i vari elementi. In tutta onestà non mi sono mai fidato troppo dell’intelligenza artificiale di queste funzionalità ma devo dire che sto già ottenendo risultati più che soddisfacenti e la cosa mi da molta soddisfazione, soprattutto perché io non ho dovuto fare niente se non attivarlo 😀
Una volta che abbiamo scelto come mostrare il Popup ci restano soltanto le ultime due cose da fare, scegliere che cosa fare una volta che l’iscrizione è avvenuta con successo e collegare il modulo al nostro provider preferito, che nel mio caso risulta essere MailChimp.
Prima di passare al prossimo strumento vorrei farti riflettere su una cosa molto importante perché negli ultimi tempi Sumo.com si propone anche come il tuo strumento per inviare le newsletter e a meno che tu non abbia un grande volume di iscritti (praticamente se contatti meno di 200 persone) dovrai attivare un piano a pagamento per scrivere ai tuoi iscritti.

Non voglio dire che il servizio di newsletter offerto da Sumo.com non sia all’altezza delle richieste ma dato che generalmente sto molto attento agli effetti lock-in, dove diventiamo dipendenti da un qualsiasi strumento che stiamo usando, è bene essere a conoscenza di questa soluzione e dei limiti che comporta.
Ho incontrato per la prima volta il termine lock-in all’interno dell’ecosistema WordPress. Generalmente si usa questo termine per temi che offrono funzionalità incluse al suo interno (al posto di usare un plugin) e questo rende molto più complicato cambiare tema in un secondo momento perché per avere le stesse funzionalità dobbiamo continuare a usare il tema di partenza. Questo succede anche in altri ambienti ed è per questo motivo che ho deciso di parlartene.
Visto che siamo in un articolo dove condividiamo consigli, ti invito a riflettere quanto sia importante avere tutti i contatti che hai collezionato in un servizio esterno da quello che ti permette di creare Popup e altri elementi in grado di catturare le email e l’attenzione dei tuoi visitatori. Se un giorno non vorrai usare più Sumo.com dovrai ricreare tutte le email e automazioni all’interno del nuovo servizio di newsletter e dato che ci sono passato più volte (sono un po’ duro quando mi ci metto), ti assicuro che non è divertente.
#2 Ottieni più condivisioni dalle immagini e dal tuo testo
Nel punto precedente ti ho descritto nel dettaglio come sia semplice realizzare un Popup per richiedere le email dei tuoi visitatori, anche se non siamo entrati nel dettaglio del copy e sul design adesso sai tutto quello che ti serve per creare Popup, Welcome Mat, Scroll Bar e uno qualsiasi degli altri moduli proposti da Sumo.com!
Puntare alla newsletter non è tutto perché per quanto sia uno strumento utile a richiamare persone che hanno già visitato il nostro sito almeno una volta, non sono altrettanto utili quando vogliamo catturare l’attenzione di persone che ancora non ci conoscono. Per fare questo possiamo fare affidamento principalmente su tre cose:
- motori di ricerca
- annunci pubblicitari
- social network
Queste sono le vie principali che ci permettono di ottenere un buon numero di visitatori che ancora non sono entrati in contatto con il nostro brand ma per quanto sia interessante bisogna dire che i primi due punti sono i più difficili perché per far leva sul traffico generato dai motori di ricerca è richiesta una buona conoscenza nella creazione e promozione dei contenuti che produciamo, mentre gli annunci pubblicitari richiedono un discredo budget per poter sperimentare e scoprire quale messaggio trova il favore del nostro pubblico.
Da questa analisi l’unico strumento che possiamo utilizzare per portare nuovo traffico gratuitamente sono i social network.
Devi capire però che aprire una pagina o profilo su un social network e iniziare a pubblicare il proprio contenuto non è sempre la soluzione che ci permette di metterci in contatto con nuove persone, a meno che non si conosca bene il social sul quale stiamo lavorando sarà molto difficile ottenere l’attenzione di persone che ancora non ci conoscono.
Il modo migliore per ottenere la fiducia di qualcuno è fare in modo che i lettori del nostro sito condividano le pagine che stanno consultando, solo così potremmo presentare agli occhi di un nuovo pubblico “prendendo in prestito” la fiducia che questo ha nei confronti della persona che ha condiviso il nostro contenuto.
Abbiamo già discusso di come i semplici pulsanti di condivisione spesso non siano abbastanza, che altro si potrebbe fare?
Anche se all’interno di SkillsAndMore usiamo il potente Social Warfare, un plugin che ti consiglio di provare per dare una marcia in più alle tue condivisioni, dalle statistiche scopro facilmente che il traffico che ci portano queste condivisioni è molto poco.
Al giorno d’oggi i pulsanti social non funzionano più bene come prima, in alcuni casi è possibile fare qualche tentativo iniettando i pulsanti di condivisione direttamente nel contenuto ma ritengo che l’idea migliore sia quella di trasformare il contenuto in un magnete per le condivisioni, cosa veramente facile da fare se usi Sumo.com 😉
Infatti l’account gratuito di Sumo.com non ti aiuterà soltanto a creare nuovi moduli per registrare ivisitatori alla tua newsletter ma oltre ai pulsanti sociali offre due interessanti funzionalità: ti permette di far condividere qualsiasi porzione di contenuto selezionato nella tua pagina e le immagini che inserisci al suo interno, praticamente stiamo incrementando le possibilità di far condividere il nostro contenuto offrendo strumenti ancor più diretti dei comuni pulsanti.

Per attivare questa funzionalià non dovrai far altro che entrare nelle impostazioni del tuo account e attivare l’applicazione Highlighter, già con questa singola operazione i lettori potranno condividere il testo che selezioneranno sui tuoi articoli e tu potrai anche mostrare quali sono state le frasi con maggior successo che sono state condivise dal tuo sito web.
Dato che il percorso per attivare l’Highlighter è lo stesso di quello che dovrai seguire per attivare l’Image Sharer al posto di mostrarti come attivare ciascuno dei servizi ho deciso di mostrarti soltanto come configurare quest’ultimo, dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Se pensi che valga la pena di creare un corso specifico per Sumo.com non devi far altro che commentare il post in basso o più semplicemente condividerlo 😉

Questi due piccoli strumenti ci aiuteranno a invogliare il nostro lettore aiutandoci a ottenere nuovo traffico che potrà iscriversi alla nostra newsletter e con il quale potremo entrare in un rapporto più diretto.
Per quanto avere nuovo traffico possa sembrare un risultato interessante dobbiamo sempre ricordarci che molto probabilmente c’è un alta percentuale di lettori che navigano il nostro sito in modo alternativo, conoscere questi tipi di navigazione ci permetterà di comprendere meglio quali siano le zone calde delle nostre pagine e questo sarà possibile con lo strumento che ti presento nel prossimo punto.
#3 Una mappa del calore per conoscere i click dei tuoi visitatori
Come ti ho preparato quando ho discusso il terzo consiglio, la possibilità che il sito venga navigato in un modo diverso da quello che ci aspettiamo è molto alta e per evitare che i nostri visitatori si stanchino è bene identificare quali siano le aree che hanno bisogno di un’attenzione maggiore negli elementi che presentano.
Prima ti ho parlato di quanto possa essere utile trasformare una semplice immagine in un link ma adesso voglio mostrarti uno screenshot preso direttamente dalla pagina dei corsi, perché le heatmaps non sono importanti soltanto per scovare click persi ma anche per avere un’idea d’insieme di quali siano i contenuti più apprezzati nel tuo sito!

Anche se fa un po’ male vedere che i corsi dedicati ad Atom e a Flexbox vengono ignorati, è però bello scoprire che abbiamo tanti utenti interessati a WordPress e al framework Genesis!
Attivare una Heat Map con Sumo.com è incredibilmente semplice, una volta collegato correttamente il tuo sito al servizio non dovrai far altro che navigare le pagine del sito e attivare le Heat Maps attraverso il badge che viene automaticamente inserito nel tuo sito. Questa operazione è incredibilmente semplice e con l’account gratuito possiamo registrare fino a 1000 click per ogni singola pagina, un record di attività molto più che sufficiente per arrivare a delle conclusioni.

Iniziare a registrare una campagnia è veramente semplice e come puoi vedere dall’immagine qua sopra bastano soltanto due click per iniziare a registrare l’attività di qualsiasi tua pagina. Se posso fornirti un ultimo consiglio: impara a usare bene questo strumento.
Le Heat Map sono incredibilmente utili e la prima volta che si incontrano si desidera averle attive su tutte le nostre pagine, ma ti assicuro che avere così tanto materiale da analizzare non è divertente e il più delle volte rischiamo soltanto di far crescere dubbi al posto di trovare una strada che permetta di raggiungere velocemente il risultato.
È bene utilizzare le Heat Map sulle pagine più interessanti e rappresentative del proprio sito web.
Questo è lo stesso motivo per il quale in tutta questa sezione non ho fatto menzione dello strumento che saltuariamente usiamo per registrare il comportamento dei visitatori, per la cronaca si chiama SmartLook e ti consiglio di darci un’occhiata. L’unica cosa che veramente trovo difficile di questi strumenti è gestire la quantità di materiale che sono in grado di generare se li lasciamo a collezionare dati, bisogna essere bravi a segmentare i diversi traffici e leggere soltanto le metriche più importanti.
Però questo è un argomento che si merita un articolo a parte, è giunto il momento di trarre le nostre conclusioni.
Conclusioni
Per prima cosa permettimi di farti i compliementi, se hai letto l’articolo tutto d’un fiato e sei arrivato a questo punto è giusto farti sapere che hai appena superato il graguardo delle 5.000 parole, anche se ho cercato di essere il più sintetico possibile le informazioni condivise sono state tante e spero proprio che aiuteranno te come hanno già aiutato il sottoscritto.
Riassumento quanto fatto a questo punto il tuo sito web dovrebbe essersi trasformato in una macchina pronta a convertire i visitatori in iscritti alla tua newsletter, far condividere il contenuto delle tue pagine in modo più intuitivo e soprattutto avrai iniziato a capire come si comportano i visitatori all’interno delle tue pagine.
Come ho tenuto a farti capire fin dall’inizio, questi non sono gli unici consigli che dovrai seguire se vuoi migliorare il traffico e le conversioni che avvengono all’interno del tuo sito ma sono quelli che ritengo più efficaci soprattutto se non si ha ben chiara la strategia di marketing che desideri seguire.
Qualunque sia lo scopo della prossima campagna implementando i consigli forniti sarai in grado di metterti in contatto con un pubblico ancora più grande di quello che sei in grado di contattare oggi.
La cosa bella è che all’interno di Sumo.com ci sarebbero ancora tanti strumenti da scoprire ma lo spazio all’interno di questo articolo è ormai finito, per questo motivo voglio chiederti per un ultima volta se sei interessato a un corso dedicato a questo servizio online. Fammi sapere che ne pensi nei commenti o condividendo l’articolo 😉
Insomma come ti avevo già confessato all’inizio di questo anno abbiamo proprio intenzione di mettere una marcia in più a questa piattaforma e per questo motivo chiediamo sempre più spesso la tua opinione, non esitare ad aggiungela in un commento o scrivendo una mail.
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