In questo articolo non parleremo di codice, bensì di uno strumento è di vitale importanza sia per la tua attività sia per quella dei tuoi clienti. Parleremo infatti delle newsletter e di come usarle perché dopo molti mastermind con gli Skillati ho capito una cosa: c’è molta confusione a riguardo!
Avere una newsletter non significa soltanto avere una lista di email di potenziali clienti che puoi contattare quando meglio credi ma, piuttosto, è un potentissimo strumento che ti permette di mantenere vive e attive le relazioni costruite con i tuoi lettori. Praticamente non si tratta di uno strumento che accendiamo/spegniamo quando ne abbiamo voglia, ma di un vero canale di marketing che ci aiuterà a far crescere il nostro business.
Come ogni strumento presente al mondo, la sua utilità e la sua potenza è direttamente proporzionale all’uso che ne viene fatto. Non basta mandare gli ultimi articoli che hai pubblicato per mantenere viva l’attenzione dei tuoi utenti, non serve mandare una mail una volta al mese o quando ti viene in mente per assicurarti che i tuoi lettori trovino i tuoi contenuti interessanti e che aprano le tue email.
Per mantenere una newsletter con buoni tassi di apertura ci sono diverse attività che devi svolgere e che ti permetteranno di avere delle strette relazioni con i tuoi lettori e soprattutto che ti consentiranno di chiudere un numero maggiore di contratti.
Oggi ho voglia di parlare di questo argomento affrontando proprio le tecniche che puoi utilizzare e voglio discutere con te il mio personale punto di vista, quindi dato che stiamo parlando di punti di vista non dimenticare di aggiungere le tue opinioni all’interno dei commenti che trovi alla fine di questo articolo!
Partiamo dalle basi
Molto probabilmente non è la prima volta che senti parlare delle newsletter anche perché moltissimi marketer decantano i suoi benefici, però quello che sento spesso parlare in giro è che ti basta creare un account e inserire il modulo di iscrizione della newsletter nella sidebar del tuo sito e sembra che con queste due semplici operazioni sarai in grado di attrarre migliaia di iscrizioni al mese.
Purtroppo la verità è ben lontana da quanto appena descritto, le persone che atterrano sul tuo sito hanno visto centinaia (se non migliaia) di altri moduli che volevano farli iscrivere alla newsletter e se non gli offri un buon motivo per farlo puoi stare sicuro che si terranno ben stretto il proprio indirizzo email e faranno di tutto per evitare di condividerlo con te.
Sono partito un po’ in quarta perché ho iniziato subito a parlare degli incentivi che potresti dare ai visitatori per iscriversi alla tua newsletter, è meglio fare un passo indietro rispondendo alla domanda: che cosa è una newsletter?

Come ci spiega quest’immagine le newsletter non sono altro dei database di email che vengono registrate dagli stessi proprietari, infatti c’è da dire che la compravendita di questi indirizzi è ritenuta illegale perché l’intenzione di registrarsi deve essere espressa dalla persona che ha l’accesso alla email stessa. Ecco perché è ritenuto essenziale inserire un modulo d’iscrizione all’interno delle nostre pagine web.
Sono sicuro che anche tu hai sentito parlare di persone che vendono database di email ma come lettore di questo blog mi sento in dovere di scoraggiarti perché anche se non teniamo conto dei problemi legali di questa operazione, è sicuro che il pubblico con il quale entrerai in contatto sarà molto diffidente.
Messo in luce questo grave problema voglio rispondere a una domanda che probabilmente ti sei posto:
Ho già un sito fatto con WordPress, posso inviare email da questo giusto?
Mi sono confrontato molto spesso con questo tipo di domande, in fin dei conti siamo su SkillsAndMore e all’interno di questo portale cerchiamo sempre di condividere consigli per ottimizzare il nostro lavoro, sia dal punto di vista degli strumenti che utilizziamo sia nei confronti del budget che investiamo per la promozione della nostra attività.
È quindi molto probabile che tu abbia pensato all’integrazione del sistema newsletter in WordPress, in fin dei conti stai già pagando un hosting e perché non sfruttare lo spazio che avanza per installare un nuovo plugin?
Onestamente come molti altri sviluppatori WordPress (nota che ho usato il termine sviluppatori e non utilizzatori di plugin), sono contrario a questo tipo di utilizzo della piattaforma perché, per quanto potente sia, è sempre nata come una piattaforma di blogging e mi sento di sconsigliarti questa scelta lasciandoti qualche punto di riflessione:
- dovrai installare un ulteriore plugin all’interno della piattaforma e anche se molti difendono il proprio plugin, è praticamente ovvio che questa aggiunta andrà a togliere delle risorse che permettono di caricare velocemente le pagine
- la gestione degli iscritti crea inevitabilmente nuove tabelle nel tuo database che oltre a incrementare il suo peso (in termini di MB) rallenterà anche l’interrogazione dello stesso perché la sua struttura sarà più complessa da navigare
- ogni volta che decidi di inviare la tua newsletter carichi inevitabilmente il server e questo significa che ogni volta che lo farai durante l’invio il tuo sito web subirà dei forti rallentamenti e nei casi più difficili impedirà anche l’accesso agli utenti registrati
Riassumento i punti precedenti io ti sconsiglio di unificare la gestione del sito e quella delle newsletter all’interno del tuo WordPress perché non è una piattaforma pensata per questo tipo di attività e anche se il tuo sito si troverà su un hosting da migliaia di euro al mese subirà comunque i rallentamenti di cui ti parlavo.
Se sei pronto alla critica e vuoi rispondermi “Occhio Andrea che molti plugin permettono di configurare un server SMTP esterno che permettono di delegare l’invio delle mail a servizi esterni” vorrei farti riflettere che così facendo abbiamo risolto soltanto uno dei problemi di cui parlavo e che c’è sempre il rischio che molti dati vivranno comunque nel nostro database.
Anche se esistono delle configurazioni che ti permetteranno di delegare su altri server l’operazione più “impegnativa” bisogna riconoscere che con la possibilità di collegare un server SMTP esterno risolviamo soltanto uno dei punti che ti ho segnalato poco fa. La lista degli iscritti, le statistiche e le stesse email continueranno a vivere nello stesso database in cui è installato WordPress e nella lunga corsa questo rallenterà inevitabilmente il tuo sito costringendoti a cambiare piano di hosting.
Se ti ho convinto e hai deciso anche tu di delegare la gestione e l’invio delle tue newsletter a un servizio esterno adesso sei di fronte a una nuova domanda:
Quale servizio di newsletter dovrei scegliere?
Esistono centinaia di soluzioni alternative che ci consentono di inviare newsletter ai nostri iscritti ma personalmente consiglio sempre MailChimp. Questo servizio è in piedi da moltissimi anni e ha una grande esperienza alle spalle, inoltre permette di avviare la propria attività di newsletter gratuitamente consentendoci di far iscrivere fino a 2000 persone e di inviare 12000 mail/mese.

I marketer più avanzati potranno vedere nella sua immensa semplicità dei limiti di gestione, ma se non hai clienti troppo grandi e che muovono i primi passi nell’email marketing ti posso garantire che MailChimp è la scelta più corretta.
Per gli utenti alle prime armi MailChimp rappresenta un’ottima scelta perché, oltre alla gestione delle newsletter, all’interno del piano gratuito è possibile creare degli automatismi (email inviate automaticamente in base al momento dell’iscrizione), dei popup e delle landing page!

Oltre a questo negli ultimi tempi MailChimp ha anche integrato uno strumento che ti permetterà di creare delle Facebook Ads direttametne dal tuo account, sicuramente questa è una caratteristica che ti può interessare soltanto se sei disposto a investire nella tua attività nella creazione di ads ma partire dai propri iscritti per creare Lookalike Audience è troppo comodo!
Le audience lookalike sono una caratteristica molto importante di Facebook che gli permette di generare un pubblico per i tuoi annunci pubblicitari partendo da una lista di persone che sono già tue clienti o che hanno dimostrato interesse nei prodotti/servizi che offri. Questo permette di aumentare incredibilmente i tassi di conversione!
Sto mettendo tanta carne al fuoco e tante informazioni che vorrei condividere con te non trovano spazio in un singolo articolo, per questo motivo ti invito a scrivermi (attraverso i commenti o la pagina contatti) se vuoi che mi metta a preparare un corso MailChimp all’interno del quale ti spiego tutto quello che c’è da sapere sulla piattaforma e su come coinvolgere i tuoi iscritti.
Torniamo però sul tracciato di questo articolo e cerchiamo di capire meglio perché una newsletter è utile alla tua attività. Avanzando con l’articolo darò per scontato che tu stia già usando la newsletter come strumento promozionale della tua attività, se così non fosse continua a leggere perché troverai molti consigli che ti aiuteranno a partire con il piede giusto.
Come usi la newsletter?
Scusa la ripetizione del titolo ma è necessario rendere chiaro questo punto, come stai utilizzando al momento questo strumento?
Mandi una mail a settimana con la lista degli articoli che hai pubblicato? Mandi solo email promozionali contenenti link a prodotti tuoi o in affiliazione nella speranza di poter guadagnare qualche euro? Oppure la utilizzi soltanto per mandare i messaggi natalizi?
Se hai risposto in modo affermativo a una qualsiasi delle precedenti domande, sappi che stai facendo la cosa sbagliata e non te lo sto dicendo per farti venire i sensi di colpa o per invitarti a sbattere la testa al muro. Te lo sto dicendo perché desidero che tu realizzi gli errori fatti perché sei ancora in tempo per migliorare la tua situazione.
A essere onesti, la colpa non è neanche del tutto tua perché fin troppo spesso si trovano a giro per la rete articoli che parlano dell’importanza di avere una newsletter, ma pochi ci vengono a dire come sfruttarne il pieno potenziale. Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo, perché voglio condividere con te queste informazioni e se desideri fare altrettanto, potresti utilizzare la sezione dei commenti e condividere con me, e con gli altri lettori del blog, le tue strategie più interessanti.
Personalmente apprezzo molto il concetto introdotto da Gary Vaynerchuk nel libro Jab, Jab, Jab, Right Hook all’interno del quale descrive un concetto molto importante: i tuoi clienti vogliono essere coinvolti.

Questo significa che non puoi trattarli come dei semplici portafogli e neanche comunicare sistematicamente con loro o parlare sempre di te. Le persone che ti seguono e che in questo caso si sono iscritte alla tua newsletter vogliono sapere di più. Per questo motivo non avere paura di condividere contenuto di altre persone o anche del materiale più “leggero”. Non ti preoccupare se con questo materiale non chiuderai una vendita, stai intrattenendo il tuo pubblico e maggiore sarà il loro coinvolgimento maggiori saranno le possibilità che eseguiranno le azioni che gli stai chiedendo.
Prendendo spunto dallo stesso titolo, Gary consiglia di inviare una CTA (un invito all’azione) soltanto una volta ogni quattro condivisioni, questo significa che potrai inviare un’offerta ai tuoi iscritti ogni tre messaggi di intrattenimento. Ovviamente questa è una metrica che dovrai sperimentare con i tuoi iscritti, ma ti assicuro che è un ottimo punto di partenza che si può applicare anche ai social network oltre che alla propria newsletter.
Newsletter, istruzioni per l’uso
Ormai dovrebbe essere chiaro che avere una newsletter giusto per averla non ti sarà di grande aiuto perché, anche grazie agli esempi che ti ho fatto, sarà molto difficile creare delle relazioni con i tuoi lettori se continui a sfruttarla in questo modo.
È giunto quindi il momento di scoprire come potresti utilizzare questo strumento per massimizzare i tuoi sforzi e all’interno dei prossimi punti scoprirai come utilizzarla per aumentare il coinvolgimento dei tuoi lettori, i click e anche l’acquisto dei prodotti che stai promuovendo.
Ottimizza il Titolo
Se ti fosse venuto in mente di scrivere le tue email con una formula del tipo Newsletter #1 di Tuo Sito, ti prego non farlo. Magari stai pensando che aggiungendo il numero puoi far conoscere la sequenzialità delle tue email, facendo capire al tuo lettore quanto impegno e da quanto tempo porti avanti il tuo progetto.
Nonostante le buone intenzioni, questo è uno di quei titoli che verranno maggiormente ignorati e il motivo è semplice: non stai offrendo niente di interessante al tuo lettore!
Non so se è una pratica che stai già seguendo, ma consiglio di chiederti se il contenuto che stai per pubblicare, o inviare come in questo caso, è veramente utile al tuo lettore perché ti assicuro che questa è la prima domanda che si farà il tuo lettore quando si avrà di fronte ai tuoi titoli.
Ricorda che quando invii la tua mail, questa dovrà competere con tutte le altre presenti nella casella di posta del tuo lettore che molto probabilmente sono anche più importanti, come ad esempio appuntamenti o scadenze di lavori. Questo vuol dire che il titolo che vai a dare alla tua email, avrà soltanto pochi secondi di attenzione e devi far capire al lettore che la tua mail contiene delle informazioni utili per le proprie necessità.

Non voglio restare nel lato teorico della faccenda, facciamo un esempio dal vivo.
Io non mi ritengo la persona più brava al mondo quando si parla di creazione dei titoli o di campagne pubblicitarie, non ho proprio pazienza nel realizzarle, ma per farti qualche esempio non posso che condividere con te gli ultimi titoli che ho dato alle newsletter inviate da parte da questo stesso sito:
- Quando puoi chiamarti Guru? Ne vale la pena?
- Migliora adesso il tuo lavoro con questi consigli!
- Starter Theme, framework o page builder? Quale scegli e perchè
Questo è soltanto un piccolo esempio della mia attività ma, benché potremmo aprire un articolo a parte per migliorare ciascuno di questi titoli, vorrei farti riflettere un momento su quale era il mio tentativo quando ho realizzato queste newsletter, riesci a vedere quali fossero le mie intenzioni?
Su SkillsAndMore parliamo sia di argomenti tecnici che promozionali, questo dualismo nel nostro messaggio rende più difficile scatenare una certa emotività o delle vere e proprie reazioni, sicuramente non è come poter parlare di blog o di social marketing! Beh diciamo anche che non ci tengo a scrivere titoli click bait come “Se non fai questo chiuderai la tua attività nei prossimi anni”.
Se dovesse ti manca la definizione, quando si parla di titoli click bait si descrive un testo che è stato realizzato appositamente per generare dei click puntando su forti emozioni ma che poi alla fine, leggendo l’articolo, non c’è alcuna forma di contenuto valido.
Per questi motivi la mia scelta è ricaduta nel tentativo di scatenare la curiosità dei lettori con titoli che permettessero, a chi interessato, di capire immediatamente quale fosse l’argomento trattato.
Dichiarare l’argomento all’interno del titolo di una mail è una cosa che sicuramente verrà apprezzata dai tuoi iscritti perché, per prima cosa, non dovranno aprire la mail se l’argomento non è di suo interesse ma gli permetti di risparmiare tempo e decidere immediatamente se leggere o meno quello che gli hai mandato.
Ricorda sempre che i tuoi lettori sono il motivo per il quale hai aperto un blog (o almeno dovrebbe esserlo) e se non li rispetti neanche loro perderanno tempo a visitare le tue pagine.
Come scrivere una newsletter
In questa sezione non voglio assolutamente darti lezioni di copywriting, abbiamo già visto assieme che sotto questo punto di vista anche il sottoscritto ha molto da imparare. Però quando parlo di come scrivere una newsletter mi riferisco principalmente a come questa viene creata.
Seguo il campo del marketing da molti anni ormai e ne ho sentite veramente di tutti i colori, personalmente cerco sempre di affrontare un singolo argomento. Anche quando creo delle newsletter nelle quali sono presenti più link, l’argomento che tratto è uno solo. Faccio questo perché voglio che il contenuto risponda il più possibile al titolo per il quale l’utente ha iniziato a leggere, per evitare ulteriormente di dare l’impressione che sia un titolo click bait.
La scrittura però può variare molto dal tipo di pubblico che abbiamo e con il nostro stesso stile di scrittura, però c’è una componente che potrebbe migliorare o peggiorare la “consegna” (in inglese deliverability) delle tue mail.
Da sviluppatore quale sono sto parlando proprio del codice utilizzato per creare le nostre newsletter. MailChimp infatti ci permette di creare le nostre email in due modi, uno riguarda l’uso del linguaggio HTML e CSS mentre consente di creare una email con del semplice testo. Il primo approccio ci permette anche di abbellire la propria email aggiungendo colori di sfondo, immagini e link mentre il secondo rappresenterà una semplicissima email di testo senza neanche la possibilità di inserire un elemento <a>
costringendoci a pubblicare interamente i nostri link.
In molti dicono che quest’ultimo tipo di email consente di mettersi in contatto con più lettori perché incrementa il numero di iscritti che leggono le nostre comunicazioni. La mia opinione personale è che come spesso accade nel campo del marketing devi sperimentare cosa funziona meglio con il tuo pubblico perché soltanto così sarai in grado di trovare il formato che funziona meglio.
La cosa importante è non perdersi troppo in perfezionismi. Siamo all’inizio e fare qualche errore è più che comprensibile, la cosa importante è non bloccarsi per le scelte che abbiamo a disposizione e farsi guidare dai dati, ecco perché le mail di SkillsAndMore sono in HTML. Abbiamo visto che i nostri iscritti le apprezzano e continuiamo così.
Prima di passare al prossimo punto vorrei ricordarti che non è soltanto il formato quello che dovresti testare nelle tue newsletter, anzi onestamente ti consiglierei di testare tutto quello che puoi creare di diverso e sfruttare le ottime statistiche offerte dal MailChimp per prendere decisioni accurate e che ti aiuteranno a decidere la lunghezza delle tue mail, l’inserimento o meno delle immagini e molte altre cose.
Il potere degli automatismi
Ti ho già confessato in un precedente articolo il mio rapporto di amore/odio che ho nei confronti degli automatisimi ma questo non significa che non dovresti utilizzarli ma anzi dovresti fare di tutto per utilizzarle nel migliore dei modi! Io stesso sono stupefatto dai risultati che abbiamo ottenuto perché senza di queste non saremmo stati in grado di ottenere migliaia di visite e di far conoscere a sempre più persone i nostri contenuti e prodotti.
Anche in questo campo c’è moltissima letteratura a riguardo ma se ti posso dare un consiglio, inizia sempre dalla cosa più semplice.
Creare una serie di email che vengono inviate automaticamente in base all’iscrizione di un nuovo utente è una funzionalità che ci permette di presentare i nostri contenuti e la nostra azienda nel migliore dei modi, non farti scappare questa possibilità.
Con il tempo e con i risultati che sarai in grado di ottenere potrai tornare e modificare la stessa serie che stai pubblicando oppure crearne di nuove che ti consentiranno di personalizzare ulteriormente il messaggio e presentarti sotto una nuova luce, ma all’inizio pensa a una piccola serie di 5 o meno email. Presenta con semplicità i tuoi contenuti e di tanto in tanto inserisci la tua call to action nel tentativo di convertire l’utente fidelizzato.
Ti ricordo che è soltanto attraverso la creazione di una relazione con il proprio iscritto che sarà possibile sviluppare la fiducia necessaria a convertirlo in un cliente!
Conclusioni
Quindi, veramente, come usi la newsletter?
In questo articolo ho cercato di aprirti questo universo e di mostrarti come già altre persone stanno sfruttando questa tecnologia per crescere, ma sopratutto coltivare, il proprio pubblico. Spero che tu abbia capito l’importanza di questo strumento e che tu sia pronto a mettere in pratica i consigli ricevuti.
Come ho fatto per tutto il testo, io non posso fare a meno che continuare a consigliarti l’ottimo piano gratuito di MailChimp grazie al quale potrai iniziare anche adesso a creare i tuoi moduli di iscrizione e l’invio delle tue prime newsletter. Se hai trovato utile questo articolo vorrei chiederti il piccolo favore di condividerlo nei tuoi canali sociali perché anche questo piccolo gesto ci potrebbe aiutare a crescere veramente molto!
Se poi sei interessato a un corso dedicato a MailChimp e soprattutto alle tecniche promozionali che possiamo attivare grazie a una newsletter non posso fare a meno che invitarti a scrivere un commento, non esiterò a mettermi in contatto con te e scoprire maggiormente quali siano le tue necessità.
Post chiaro e interessante, grazie!Invio newsletter per gli eventi di un locale da un po’ e trovare titoli che possano catturare l’attenzione delle persone è in assoluto la cosa più difficile. Comunque le newsletter funzionano anche di più di facebook e degli altri social secondo me…uso un servizio chiamato Opendem che mi permette di sapere il numero esatto di persone che hanno aperto le email e facendo vari test mi sono accorto di come cambiando anche di pochissimo il titolo si possono ottenere moltissime aperture in più.
Ciao Dario,
fai attenzione a che server stai usando per l’invio delle tue mail, l’email marketing è veramente potente ma se fatta male finisce velocemente nello Spam delle caselle di posta… Occhio agli strumenti che si usano, opendem mi sembra un po’ datato, nel senso che potrebbe mancare di alcuni strumenti che diminuiscono il rischio di finire nello Spam o avere metriche precise e la possibilità di fare semplici A/B test (che già fai) può incrementare ulteriormente aperture e conversioni.
Grazie per i complimenti e a presto,
Andrea
Ciao Andrea e grazie dell’articolo. Sto realizzando un sito e-commerce nel settore moda donna e avevo intenzione di proporre l’utilizzo delle newsletters come strumento di promozione e gestione della mailing list. Il tuo articolo mi ha chiarito mi dubbi. Ho letto alcuni articoli a proposito di un altro servizio di mail marketing che si chiama Getresponse. Non mi pare abbia un piano gratuito per cui ci sarebbe già una differenza sostanziale con Mailchimp ma volevo sapere se lo conosci e lo reputi un buon prodotto.
Grazie ancora per la condivisione
Alessia