Questo sarà un articolo un po’ cattivo, non tanto nel senso che passerò il tempo ad offenderti e a farti capire come mai non sei uno sviluppatore WordPress. Piuttosto voglio farti riflettere se sei in grado di poterti definire tale e aiutarti a capire come migliorare la tua professionalità.
È diverso tempo che ho intenzione di scrivere un articolo del genere e per diversi motivi.
Primo fra tutti è il fatto che all’interno di questo blog puoi trovare molte informazioni su come potenziare il tuo sviluppo WordPress e sono presenti anche corsi specifici per la creazione di un tema o l’apprendimento del linguaggio PHP con esempi presi dallo stesso core di questa piattaforma.
Quindi il materiale presente in questo e negli altri siti che trattano di programmazione e di sviluppo WordPress, dovrebbero fornirti le conoscenze per diventare uno sviluppatore WordPress a tutti gli effetti, ma l’altro motivo per il quale mi sono deciso di scrivere questo articolo è perché recentemente mi sono trovato ad ascoltare una vecchia intervista fatta a Piero Bellomo nella quale abbiamo discusso brevemente questi aspetti.
Senza farti aspettare ulteriormente andiamo a conoscere quali sono i punti che ritengo fondamentali per potersi definire uno sviluppatore WordPress a tutti gli effetti, se poi hai qualcosa da aggiungere o qualche critica ricorda che i commenti sono aperti 😉
- Sviluppi direttamente nel server
- Modifichi temi premium
- Non hai mai aperto il Codex
- Non sai cosa sia un Hook
- Non conosci la gerarchia dei temi
- Pensi che i child theme siano difficili/inutili
- Non sai che puoi usare WordPress come un MVP
- Pensi: “Io non ho bisogno di una community”
- Non hai mai letto un libro sullo sviluppo WordPress
- Non segui gli aggiornamenti della piattaforma
- Non conosci la differenza tra lo sviluppo procedurale e a oggetti
Come dicevo anche prima non ritengo che questi siano tutti i punti che definiscono il profilo di uno sviluppatore, ma personalmente credo che questi siano le conoscenze fondamentali per chiunque desideri iniziare a sviluppare i propri temi o plugin WordPress. Sicuramente ci sono altri fondamenti da tenere a mente, ma sono sicuro che con questi puoi già iniziare a fare molto.
Sviluppi direttamente nel server
Questa è la cosa più sbagliata che potresti fare! Capisco che è incredibilmente comodo per diversi motivi:
- il cliente vede al volo le modifiche effettuat
- non devi saltare da un’installazione a un’altra portandoti dietro i vari file e database
- non richiede neanche di installare un server web sulla tua macchina
I punti a favore sembrano molti, quindi perché ti sto dicendo che è una pratica sbagliata?
Il primo motivo riguarda il fatto che così facendo stai rallentando incredibilmente il tuo lavoro, lavorare direttamente sul tuo computer è più veloce senza dimenticarsi che se qualcosa “va storto” non hai fatto alcun danno perché stai lavorando sulla tua macchina invece che sul server del cliente.
Lavorare direttamente sul server significa che ogni volta che vuoi inviare una modifica al server (che in alcuni casi coincide con il salvataggio del file stesso) dovrai spendere dei preziosi secondi per:
- contattare il server
- far elencare i file presenti al suo interno
- trovare il file appena modificato
- cancellarlo
- caricare quello nuovo
Anche se sono operazioni che fa il computer, se sommi la manciata di secondi alle centinaia di modifiche che puoi fare in una giornata lavorativa, probabilmente realizzi da solo quanto questa pratica sia una perdita di tempo.
Come ciliegina sulla torta c’è da dire che capita di perdere completamente il file se qualcosa va storto nella comunicazione tra la tua macchina e il server.
[clickToTweet tweet=”Modificare i file del proprio #WordPress direttamente sul #server online, non è una buona idea…” quote=”Modificare i file del proprio #WordPress direttamente sul #server online, non è una buona idea…”]
Per risolvere tutti questi problemi, la miglior cosa è lavorare sulla propria macchina con il proprio server web e utilizzare gli strumenti giusti per sincronizzare la nostra installazione locale con quella online. Abbiamo già parlato di come poter creare il proprio ambiente di sviluppo (con Vagrant o con MAMP) e nel prossimo futuro arriveremo a presentarti anche Docker, ma forse la cosa più interessante è la gemma WordMove che consente di sincronizzare facilmente due installazioni WordPress.
Tutti questi strumenti ti aiutano a lavorare più velocemente e in modo sicuro, ecco perché ho scelto di inserirlo come primo e più importante punto per essere chiamato uno sviluppatore WordPress.
Modifichi temi premium
Personalmente non sono contrario all’utilizzo dei temi premium perché, in fin dei conti, esistono moltissime persone che vogliono usare questa piattaforma e che hanno bisogno di personalizzazioni abbastanza avanzate.
Ma queste persone non hanno le tue conoscenze.
I temi premium sono stati creati per coloro che non sanno scrivere codice, ecco il motivo di tutti quei pannelli di impostazioni e gli sforzi di WordPress per creare un ottimo Customizer. La differenza è che tu sei uno sviluppatore WordPress e questa piattaforma non dovrebbe avere alcun segreto per te o almeno, dovresti sapere dove trovare l’aiuto necessario (affronteremo meglio questo argomento nel prossimo punto).
Quando un cliente mi mostra un tema premium dicendomi che vuole utilizzare quello, generalmente io gli propongo due strade:
- procediamo con l’acquisto del tema e configurazione del sito, ma da parte mia non verrà applicata alcuna modifica alla struttura del tema;
- oppure sviluppo il tema e le funzionalità da zero, magari con l’aiuto di Genesis e nel modo che ritengo più corretto.
Ti stai chiedendo perché sono così selettivo? Ma perché modificare un tema sviluppato da altri è incredibilmente noioso!
Ogni volta che mi sono trovato a lavorare su un tema premium ho dovuto scoprire come lo sviluppatore ha pensato, quali siano le logiche che ha applicato e magari anche scoprire quali plugin jQuery ha utilizzato per poterli modificare a seconda delle mie necessità.
Questi sono soltanto alcuni esempi che mi sono venuti in mente al volo, altri potrebbero essere la struttura HTML generata, la logica usata nello sviluppo dei CSS e qualsiasi altra cosa che uno sviluppatore può fare in modo diverso da un altro (praticamente tutto).
Lasciare che sia il cliente a scegliere il tema per il proprio lavoro è una mossa da principianti perché se lo sviluppatore del tema acquistato non ha seguito le logiche dello sviluppo WordPress rischi di perdere molto tempo per scoprire la via corretta per applicare le modifiche. Aiutare il cliente nella scelta di un buono strumento per il proprio sito web è una delle azioni che un bravo sviluppatore può fare per migliorarsi la vita e dimostrare una maggiore professionalità.
Non hai mai aperto il Codex
Ecco un errore che ritengo quasi imperdonabile, un errore che io stesso ho commesso nei primi tempi, non consultare il Codex o la nuova documentazione dedicata agli sviluppatori!
Soffermati un attimo a pensare.
Stiamo utilizzando una piattaforma sviluppata da migliaia di persone, tradotta in decine di lingue e utilizzata da milioni di siti web… Dove pensi di poter trovare le documentazioni più fedeli se non all’interno del suo sito web, se non all’interno del Codex?

Non mi fraintendere, siti come il mio e altri che forniscono informazioni riguardanti lo sviluppo in questa piattaforma sono sicuramente una manna dal cielo, ma se hai bisogno di quella particolare funzione, se vuoi fare qualcosa che non è ancora stato fatto… stai sicuro che tutta la documentazione di cui hai bisogno è presente nel sito principale!
In fin dei conti il Codex è il primo punto all’interno del quale è possibile scoprire le sintassi delle funzioni che vogliamo utilizzare, i valori restituiti e dove possiamo anche trovare qualche esempio.
Sapere dove trovare le informazioni più precise riguardo allo sviluppo in questa piattaforma è essenziale per non perdere ore a cercare le soluzioni ai propri problemi e velocizzare di conseguenza il nostro lavoro.
Non sai cosa sia un Hook
Se provieni dal mondo PHP molto probabilmente la prima cosa che ti sei chiesto visualizzando i file di una installazione WordPress è stata: ma dove trovo il file per modificare la testata?
Forse il tuo interrogativo era diverso, ma il concetto principale resta; le tue conoscenze non comprendevano la comprensione della logica WordPress! Chiunque abbia sviluppato in PHP sa che per richiamare un file si usano le funzioni include()
e require()
e le relative versioni *_once()
ma con WordPress questo non è necessario!
WordPress include un gran numero di funzioni che ci permettono di includere, anche dinamicamente, i file che compongono le pagine del nostro tema. Il fatto è che questa non è l’unica cosa che questa piattaforma mette a disposizione a uno sviluppatore.
La presenza di funzioni dedicate allo svolgimento delle più svariate operazioni è un argomento che potrai approfondire all’interno del Codex, ma come fare per eseguire le tue funzioni in un determinato momento?
Come puoi agganciarti nel momento in cui vengono attivati i plugin ed eseguire delle tue operazioni?
WordPress ha sviluppato il concetto di Hook (gancio) che ci permette di scoprire determinati punti nell’esecuzione della piattaforma e di inserire al loro interno anche il nostro codice per aggiungere pagine opzioni, modificare dei dati o una delle altre decine di cose che potrai personalizzare elencate in questa pagina.

Se lo chiedi a me, gli hook sono una genialata perché non soltanto abbiamo la possibilità di iniettare il nostro codice in fasi precise della nostra piattaforma. Alcuni hook ci permettono di inserire nuovi file JavaScript e CSS, mentre altri ci permettono di modificare il contenuto delle nostre pagine.
Si può fare veramente molto padroneggiando gli hook, se vuoi sviluppare nel migliore dei modi con questa piattaforma, ti consiglio di dedicare il tempo necessario alla conquista di questa caratteristica perché ti sarà molto utile.
Non conosci la gerarchica dei temi
Su questo argomento ho speso addirittura una lezione del corso Crea un Tema WordPress da Zero, la puoi consultarla gratuitamente e al suo interno ti spiego per filo e per segno che cosa voglia veramente dire comprendere la struttura dei file che compongono un tema.
In questo articolo non ho l’occasione di andare così nel dettaglio, ed è anche per questo motivo che voglio farti consultare gratuitamente la lezione specifica presente nel corso.
Anche se conosci i Conditional Tags (altra caratteristica che ti permetterà di essere uno sviluppatore WordPress migliore) e li utilizzi quotidianamente nel tuo sviluppo, c’è da dire che molto probabilmente conoscere la gerarchia di un tema ti sarà molto più utile.
Le Conditional Tags sono state create per inserire piccole modifiche all’interno della stessa pagina e che permettono di scoprire se stiamo visualizzando un determinato contenuto. Il fatto è che WordPress effettua già questi controlli e scoprendo al meglio la sua gerarchia potrai sfruttarli senza dover andare a caricare ulteriormente il tuo server.

Come puoi vedere da questa immagine (clicca per vederne una più grande), a seconda della pagina che viene richiesta dal visitatore WordPress è in grado di scegliere dinamicamente quale sia la pagina PHP idonea per definire la struttura migliore in grado di presentare le informazioni contenute.
Conoscere bene questa soluzione è incredibilmente importante è ti aiuterà in maniera incredibile nella gestione di questa piattaforma, spero che tu possa sfruttarla al meglio per i tuoi progetti.
Pensi che gli starter theme siano Difficili/Inutili
Abbiamo recentemente affrontato l’argomento starter theme dove ti ho presentato i due che ritengo più validi: _s e Bones.
Vedendo quello che sono in grado di fare i temi premium, molto probabilmente ti sei trovato a pensare che avresti potuto comprarne uno e personalizzarlo facilmente ma, dati i problemi discussi precedentemente, dovresti aver capito che non stai facendo altro che rallentare il tuo lavoro.
Uno starter theme, e lo dice anche il nome, o (come ho scoperto più recentemente) un framework è un ottimo punto di partenza per portare avanti lo sviluppo del tuo nuovo tema, avrai una struttura già pronta a tutte le principali funzionalità WordPress (sopratutto con _s), potrai partire dalla stessa base di codice che conoscerai sempre meglio, potrai semplicemente creare le tue strutture personalizzate e riutilizzarle a piacere.
In fin dei conti è anche un’ottima forma di apprendimento per conoscere meglio questa piattaforma 😀
Avere uno strumento come uno starter theme o un framework come Genesis ci permette di velocizzare incredibilmente il nostro sviluppo e salvare delle ore preziose per il nostro lavoro, non per niente gli sviluppatori di _s lo hanno definito come una head start di oltre 1000 ore nel proprio lavoro.
Non sai che puoi usare WordPress come MVP
All’interno del mondo delle startup il termine MVP è molto comune. Il significato di questo acronimo è Minimum Viable Product ovvero un prodotto che sia di veloce implementazione e che inizialmente contenga soltanto le funzionalità base dell’idea che permettono di conquistare la fiducia del potenziale cliente.
Nell’intervista a Piero Bellomo è venuto fuori che anche lui utilizza WordPress se tutto quello che deve fare è un MVP, ci racconta anche quanto sia stato semplice personalizzare uno starter theme per creare un progetto di guide turistiche presentate in forma innovativa. Sicuramente, il committente avrà a pensato a 10000 funzionalità che il sito doveva avere per raggiungere il successo dovuto.
Il fatto è che, come Piero sa molto bene, molto spesso basta una sola caratteristica per testare il potenziale di un’idea.
Per questo è utile partire da WordPress per la realizzazione di un progetto del genere! WordPress è una piattaforma molto malleabile che, anche grazie ai plugin, permette di personalizzare molto dettagliatamente questa piattaforma e se ci sviluppi tutti i giorni ti sarà molto più semplice non dover partire da zero.

In fin dei conti, man mano che il progetto prenderà forma e sopratutto avrai testato la sua validità, potresti anche scoprire che WordPress non è la piattaforma adatta e desideri realizzare il progetto da zero; ma almeno avrai scoperto che l’idea funziona!
Dietro al semplice concetto di MVP si cela un’incredibile quantità di informazioni che ti permetteranno di capire meglio i motivi per i quali creare un prodotto con questa logica è una buona idea. Se vuoi scoprire meglio questo aspetto, non dovi far altro che commentare questo articolo.
Come abbiamo già affrontato più volte all’interno di questo blog, riteniamo che sia possibile utilizzare WordPress come un vero e proprio framework anche se in tutta onestà offre molte più possibilità.
Non resta altro che conoscere nel dettaglio come sviluppare con WordPress rispettando le regole di questa piattaforma.
Pensi: “Io non ho Bisogno di una Community/Forum”
Fino a qualche anno fa, uno sviluppatore era visto come una persona che non aveva grandi doti sociali e che preferiva di gran lunga la compagnia dello schermo a quella degli amici. Nonostante il fatto che in determinati contesti questo è sempre vero e che non ci vedo niente di male, al giorno d’oggi ci vengono forniti degli strumenti davvero allettanti per non sviluppare più da soli.
Se fino a qualche anno fa l’unico modo per comunicare con persone che condividono gli stessi interessi si usava la mailling list, oggi possiamo utilizzare qualsiasi social network o forum di settore per trovare risposta ai nostri dubbi.
Negli ultimi anni sono stato coinvolto nella gestione di una community dedicata a WordPress su Google+, nell’organizzazione di un WordPress Meetup a Roma (e adesso a Palermo) e sono anche moderatore del forum ufficiale WordPress e se devo essere onesto con te questi sono stati gli anni migliori passati davanti a uno schermo.
Partecipare all’interno di una grande community come questa mi ha aiutato a crescere più velocemente e a confrontarmi con decine di persone che hanno un modo di pensare diverso dal mio. Sono sicuro che il tuo percorso possa essere differente, ma questo non significa che anche tu non puoi beneficiare partecipando attivamente all’interno della community WordPress.
Negli ultimi anni la community italiana intorno a questo progetto è cresciuta moltissimo e oltre al forum, che è il primo posto in cui ti consiglio di chiedere chiarimento per i tuoi dubbi o problemi, ti consiglio di partecipare anche all’interno dei canali Slack che vengono utilizzati da tutti gli utenti per organizzare uno delle decine di meetup e i WordCamp nello stivale.
Non partecipare a questi incontri ti impedirà di conoscere interessanti persone, potenziali clienti o semplicemente fare del sano networking.
Quindi non pensare che quando stai usando WordPress stai soltanto usando uno strumento che ti aiuta a creare siti web per i tuoi clienti, dietro questo CMS ci sono migliaia di persone incredibilmente interessanti con le quali puoi metterti in contatto. Non hai idea di quanto questo potrà aiutare la tua carriera.
Non hai mai letto un libro sullo sviluppo WordPress
Io credo che leggere i libri è un’attività importante. Certo esistono moltissimi articoli e corsi dedicati, ma ritengo anche che la loro lettura fornisca le basi che ti permetteranno di muovere i primi passi e di approfondire le conoscenze che già possiedi. Avere una community aiuta a scoprire come fare quello che non dice il libro, ma leggere un libro è incredibilmente importante!
Personalmente sono riuscito ad approfondire in modo incredibile le mie conoscenze grazie al libro Professional WordPress Plugin Development, è in Inglese ma se sei in grado di leggere questa lingua non hai idea della quantità di informazioni che potrai trovare al suo interno!
Altro libro veramente interessante e che mi ha fatto scoprire l’amico Daniele Scasciafratte è Building Web Apps with WordPress che ci guida passo passo allo sviluppo di applicazioni web permettendoci di approfondire sia le proprie conoscenze che di scoprire come questa piattaforma possa essere utilizzata per creare delle applicazioni di tutto rispetto!
Come dicevo prima, negli ultimi anni abbiamo visto nascere molte piattaforme dedicate allo sviluppo web che permettono di apprendere anche attraverso video, testo ed esercizi. Qua all’interno di SkillsAndMore abbiamo anche un forum dedicato a tutti gli skillati per confrontarsi direttamente con i propri colleghi, ma talvolta la struttura di un libro è più dettagliata e permette di avere una visione d’insieme completa.
Seguire corsi e confrontarsi con gli altri aiuta a velocizzare l’apprendimento e a migliorare le proprie conoscenze, ma è grazie ai libri che sviluppiamo un punto di vista completo.
Non segui gli aggiornamenti della piattaforma
WordPress è un CMS in continua evoluzione, nato inizialmente come semplice piattaforma di blogging oggi è considerato un CMS di tutto rispetto in grado di creare qualsiasi tipologia di sito web (e di MVP), per questo motivo è di fondamentale importanza seguire i suoi aggiornamenti.
Non parlo tanto delle novità introdotte dall’ultima versione (articoli che evito di pubblicare su questo sito), ma piuttosto mi riferisco a quelli che contengono aggiornamenti interessanti per lo sviluppatore, le nuove funzioni, i nuovi metodi per interrogare il database o personalizzare un ciclo…
Gli sviluppatori WordPress migliorano e adattano questa piattaforma alle ultime richieste ed ottimizzazioni di codice, la cosa bella è che documentano tutto all’interno del Codex (altro motivo per cui è importante consultarlo) dove troverai anche le funzioni deprecate e dei suggerimenti su quale nuova funzione potrai utilizzare al suo posto.
Restare aggiornato su uno strumento essenziale come il proprio CMS ti permetterà di sviluppare al meglio seguendo la WordPress Way utilizzando gli strumenti che ti vengono messi a disposizione e, spesso, sfruttando del codice che sarà più ottimizzato di quello che saresti in grado di scrivere da 0.
Quello che puoi vedere in queste slide sono le slide di un talk che ho potato al WordCamp Torino all’interno del quale raccolgo tutte le ultime novità nello sviluppo di temi WordPress, ci sono cose incredibilmente interessanti come una UI per inserire facilmente video background o i nuovi starter content che permettono di fornire un’anteprima del tema completamente configurato.
La piattaforma cresce e si aggiorna con nuove funzionalità che sostituiscono soluzioni vecchie e spesso poco sicure, ecco perché seguire gli aggiornamenti è molto importante per essere sviluppatori WordPress capaci e in grado di utilizzare le ultime funzionalità.
Non conosci le differenze tra il procedurale e ad oggetti
Con quest’ultimo punto non intendo tanto conoscere nel dettaglio le differenze tra questi due paradigmi di programmazione, piuttosto mi riferisco al fatto di come questi vengono usati all’interno di WordPress!
Man mano che la piattaforma si aggiorna e vengono aggiunte nuove funzionalità gli sviluppatori hanno iniziato ad integrare sempre più nel dettaglio la struttura ad oggetti. Una prima cosa bella è che se stai sviluppando utilizzando le funzioni messe a disposizione dalla piattaforma non avrai bisogno di una approfondita conoscenza del paradigma ad oggetti perché la sintassi da usare è molto semplice e diretta.
Se vuoi avere sotto controllo queste nuove caratteristiche puoi consultare un’altra lezione gratuita che ho deciso di rilasciare per te.
Avere queste conoscenze ti permetterà di muoverti più facilmente nella creazione di progetti WordPress e potrai personalizzarlo e utilizzarlo come meglio desideri, questa è una libertà che nessun page builder può fornire.
Conclusioni
Ovviamente questi sono soltanto alcuni dei punti che mi sono venuti in mente e che identificano il non sviluppatore WordPress, se ne hai in mente degli altri che vuoi aggiungere alla lista, scrivila all’interno dei commenti.
In fin dei conti il testo è un po’ provocatorio ma l’ho scritto per aiutarti a farti un piccolo esame di coscienza…
Sei sicuro di poterti chiamare uno sviluppatore WordPress?
Ciao,
concordo su tutti i punti! Ammetto che a volte casco sul punto 1 ma sono scelte a svantaggio della velocità..
Fa sempre bene fare delle autovalutazioni 😉
Ciao Marco,
ci fa molto piacere sapere che anche tu condividi il nostro punto di vista e ti confesso che, per piccole modifiche, anche a noi capita di aprire un file dal server FTP e modificarlo perché in fin dei conti se dobbiamo piccoli aspetti può anche succedere di fare un po’ di Cowboy Coding, la cosa importante è avere sempre sotto mano un bel backup.
Il nostro punto di vista e il consiglio che condividiamo è non sviluppare un intero progetto in questo modo 🙂
Grazie di nuovo per aver condivisoo la tua opinione e spero di ritrovarti presto all’interno del nostro sito.
A presto,
Andrea
Non sei un programmatore se usi WordPress o qualunque CSM.
Ciao Rocco,
ho deciso di accettare il tuo commento anche se lo ritengo sbagliato perché vorrei sapere se ti fosse possibile argomentare meglio la tua opinione.
Tutto quello di cui parliamo in questo sito è sviluppo, se non parliamo di codice affrontiamo argomenti di business o marketing e non crediamo affatto che uno sviluppatore che usa WordPress per offrire maggiori servizi e indipendenza al proprio cliente non debba potersi riferire a se stesso come programmatore.
Usa codice PHP, JavaScript, HTML e CSS. Perché, dal tuo punto di vista, non può essere considerata una persona che lavora nel web con il codice?
Ti ringrazio in anticipo se vorrai espandere meglio la tua opinione,
Andrea
PS: si scrive CMS 😉
Ciao Andrea,
il tuo articolo è davvero interessante e ricco di informazioni, una vera base di partenza per nuove ricerche da poter affrontare da soli senza più il problema di non sapere da dove cominciare.
Vorrei cogliere il mio commento anche per esprimere la mia opinione contraria rispetto al commento di Rocco: personalmente, nella mia esperienza, ho avuto modo di lavorare con sviluppatori di grandi aziende, come facebook, airbnb etc., e sono queste stesse persone ad avermi introdotto nel mondo di wordpress.
Mi spiego meglio: in tempi non sospetti la pensavo proprio come te, poi le persone di cui ti ho parlato nel precedente capoverso mi hanno spiegato che wordpress è un ottima base di partenza per tirare su dei progetti senza dover perdere tempo a costruire tutto daccapo.
Dal momento in cui mi è stato mostrato WP in questa maniera, ho cominciato a vederlo in maniera completamente diversa e ho capito che se si è sviluppatori, si può rendere wordpress un vestito perfetto e su misura per chiunque.
In fondo, un sarto non è mica sarto perché crea la stoffa per il vestito che vuole realizzare: un sarto sceglie la stoffa, e grazie alle sue abilità di sarto realizza l’abito perfetto; lo sviluppatore del nuovo millennio fa un po’ la stessa cosa del sarto e sfrutta le basi realizzate fino al decennio scorso da altri sviluppatori.
Ciao Rocco, spero che il mio commento possa averti dato una prospettiva diversa, in caso contrario, sarai sempre benvenuto nella comunity di wp!
Ciao Emanuele,
grazie mille per questo bel commento e come puoi capire dall’articolo stesso anche io la vedo proprio come te.
Perché reinventare la ruota se abbiamo delle basi potenti come WordPress sulle quali poter fare affidamento e sviluppare on-top le nostre personalizzazioni? Se hai avuto modo di leggere altri articolo di questo blog molto probabilmente avrai conosciuto anche la mia “lotta” contro i page builder, diciamo che la lotta la svolgo principalmente con gli sviluppatori e non con gli implementatori ma in molti si sono sentiti chiamati in causa lo stesso.
L’articolo che ti ho collegato è vecchio e molti page builder sono migliorati ma il succo resta sempre lo stesso, se affidi il tuo lavoro a uno strumento poi sarai limitato dallo strumento stesso.
Come te anche io vedo lo sviluppatore WordPress come un vero e proprio artigiano. Certo ci aiutiamo con strumenti che ci velocizzano e semplificano la vita, proprio come WordPress, ma lo conosciamo nel dettaglio e sappiamo come personalizzarlo per le nostre necessità anche quando lo strumento sembra non “farcela”.
Grazie di nuovo per il tuo bel commento e spero di rileggerne altri più avanti.
Andrea, come sempre complimenti per la chiarezza e la correttezza delle informazioni.
Sullo sviluppo locale oltre agli strumenti che hai citato anche Local by Flywheel ė una valida opzione perché è semplice da usare soprattutto per chi è alle prime armi.