Avrai sicuramente sentito parlare del W3Schools e lo ritieni anche comodo e completo per tenerti aggiornato, ma oggi ti dico perchè non devi usarlo!
Ebbene sì, ci sono ottimi motivi per i quali ti consiglio di non utilizzare questo portale. Molti di questi sono condivisi da una grande cerchia di sviluppatori web e documentate anche in molti altri articoli e discussioni avvenute online tra social network e forum di settore.
Sicuramente non tutto il male viene per nuocere, ma una volta che avrai letto questo articolo sono convinto anche tu che condividerai i seguenti punti di vista.
Ovviamente questa non è tutta farina del mio sacco, infatti per scrivere questo articolo mi sono ispirato alle linee guida apparse su W3Fools (scritto da big del settore come Paul Irish, Addy Osmani e molti altr0). Le linee guida proposte sono molto semplici e se il mio articolo non ti avrà convinto, prova a leggere il loro parere.
La W3School ha fatto molte cose che non sono ritenute giuste portando avanti la bandiera del profitto, e non siamo soltanto noi di SkillsAndMore a pensarlo ma molti altri importanti sviluppatori internazionali come quelli che ti abbiamo già indicato.
Non che ci sia niente di male, in fin dei conti anche noi su SkillsAndMore proproniamo una membership per accedere ai corsi avanzati che pubblichiamo e tutti devono trovare un modo per portare il pane a tavola.
Però ci sono alcuni aspetti che questo sito ha proprio sfruttato partendo, come potrai scoprire dal prossimo punto, dalla percezione degli utenti.
W3C e W3Schools non sono la stessa cosa
World Wide Web Consortium (o W3C) è un’organizzazione no profit che definisce gli standard dei protocolli e dei linguaggi web. Sono sicuro che ti sarà capitato di leggere alcuni dei suoi documenti come quello che descrive gli elementi che appartengono ai form HTML5 oppure quello dove vengono elencati i selettori CSS di livello 3.
Insomma la W3C è un’organizzazione all’interno della quale partecipano moltissime aziende del calibro di Apple, Microsoft, Mozilla e Google giusto per citarne alcuni.
Mentre la W3Schools è una società che ha in qualche modo sfruttato il nome e l’assonanza dell’associazione fornendo certificati autonomamente, senza avere alcuna autorità.
Sfruttamento del nome
Ritornando infatti a quanto detto precedentemente, la società utilizza il nome del W3 per pubblicizzarsi in modo improprio, facendo credere agli utenti di essere collegati all’organizzazione dando così autorevolezza al suo materiale.
Inoltre c’è una cosa che devi tenere a mente ogni volta che apri una pagina del loro sito. Molti membri del W3C hanno chiesto a W3School di rettificare il nome dato che contiene il famosissimo W3, ma questa azienda ha ignorato completamente qualsiasi richiesta!
Si tratta di etica è vero, ma tu vorresti avere qualcosa a che fare con questo sito web?
Non è un Wiki, guarda meglio
Nonostante che negli ultimi anni ci sia stato un completo restyle del sito e la sua documentazione sia leggermente migliorata, bisogna comunque dire che è incompleta e non aggiornata con le ultime novità.
Inoltre, dato che tutto il contenuto fa capo a una società, vorrei mettere in chiaro che non è possibile contribuire autonomamente alla documentazione stessa.
Capisco magari che per te questo non risulta essere un grosso problema, ma da attivo partecipante nella community open source ritengo che questa mossa sia veramente controproducente. Grazie a esempi come Wikipedia siamo tutti coscenti della potenza che porta la collaborazione. Se troviamo una pagina con descrizioni datate o non corrette, possiamo contribuire immediatamente al miglioramento e tutti possono beneficiarne, successivamente arriveranno i responsabili a controllare la veridicità delle mie modifiche.
Sul sito di W3School, se vuoi dare una mano, devi segnalare l’errore e la pagina a un editore che – con i suoi tempi – provvederà a correggere il tutto.
Siamo nel 2016 ormai, ti sembra questo il modo di poter operare nell’interesse dei lettori?!?
Le certificazioni non servono a niente
Ed eccoci al punto più importante che volevo trattare, un punto in cui tanti professionisti sono stati ingannati e al quale anche il nostro Andrea che me l’ha confessato stava per cadere…
Le certificazioni proposte sono fine a se stesse perchè l’ente non è certificato da altri e non vengono accettate da futuri datori di lavoro per la semplicità dei test. Io stesso riesco a fare i test di esempio con 19/20 al primo colpo.
Eppure ogni certificato costa la bellezza di 95 dollari a tentativo!
Voglio dire, va bene che tutti dobbiamo trovare un modo per mettere il pane in tavola, ma almeno che sia un modo onesto! Sfruttare il W3 per ingannare i poveri e speranzosi visitatori non mi sembra affatto una mossa corretta. E tu che ne pensi?
Le alternative che ti suggerisco
Arriviamo quindi a valutare alcune soluzioni che potrebbero aiutarci a risolvere questo comune problema.
Primo fra tutti, per tutto quello che riguarda gli standard web come molti altri mi sento di consigliarti il Mozilla Developer Network. Al suo interno puoi trovare un wiki multilingua organizzato incredibilmente bene e soprattutto aperto.
MDN desidera diventare il primo punto di riferimento per il web e contiene moltissime informazioni, anche dettagliate, che il W3Schools non possiede. Data la sua struttura wiki contiene fonti, esempi e anche casi d’uso.
Con tutte queste informazioni a tua disposizione potrai approfondire incredibilmente le tue conoscenze e padroneggiare al meglio linguaggi come HTML, CSS e JavaScript.
Per quanto riguarda altri famosi linguaggi come il PHP e jQuery, ti consiglio di fare riferimento ai siti ufficiali e alla loro documentazione che trovi inseriti nei link precedenti.
Questi siti sono dei riferimenti a livello internazionale e sono aggiornati dalla community stessa e contengono anche materiale di esempio che permettono di comprendere nel dettaglio i diversi casi d’uso. Direi che sono delle fonti più affidabili rispetto al W3School, non credi?
Quando si tratta di documentazione bisogna essere sicuri dell’affidabilità e allo stesso tempo che non rovini la figura del W3C che nel nostro ramo è la radice e l’unica vera voce che dobbiamo ascoltare quando siamo interessati agli standard.
Ti confido il mio parere
Da supporter Open Source, un sito di documentazione che non permette la modifica da parte dell’utente (per migliorare il contenuto) e che non contiene un About con le informazioni societarie (per verificare l’affidabilità dei loro certificati) non mi piace per niente.
Da supporter Mozilla non posso che consigliare il wiki che non è scritto solo da utenti o dipendenti Mozilla, ma anche da altri team come quelli di Google. Uno dei manutentori del wiki è David Walsh se non lo conosci dove sei vissuto fino ad’ora?
Inoltre una società che fornisce certificati così inutili sfruttando il nome di uno degli enti più importanti per questo settore, non mi piace eticamente. È qualcosa di scorretto che ci permette di capire a distanza la bassa qualità del prodotto.
In fin dei conti sappiamo tutti che quando andiamo a comprare al discount una qualsiasi Cola siamo ben lontani dal gusto originale e rinfrescante della Coca Cola. Entrambe sono bevande gasate e dal colore scuro, ma soltanto una è l’originale 😉
Concludendo
Citando il footer del W3Schools:
Examples might be simplified to improve reading and basic understanding.
Tutorials, references, and examples are constantly reviewed to avoid errors, but we cannot warrant full correctness of all content.
Che vuol dire:
Gli esempi sono semplificati per migliorare la lettura e la comprensione.
Tutorial, riferimenti ed esempi sono aggiornati costantemente per evitare errori, ma non possiamo fornire la completa affidabilità del loro contenuto.
Vi fidereste di un dottore che vi fà prendere una medicina dicendo non sono colpevole di eventuali problemi?
Non voglio convincerti ad abbandonare quel sito con la forza ma con l’etica, perché esiste anche nel nostro settore! L’importanza di uno schieramento, in un web che litiga gli standard aperti e chiusi, serve per spingere nuove tecnologie altrimenti oggi non avremmo HTML5!
Hai qualche commento? Discutiamone qui sotto!
PS: Prima su Google era possibile bloccare i siti nei risultati di ricerca, ora questa opzione è stata rimossa. Se vuoi bloccare W3Schools nei risultati di ricerca ci sono delle estensioni sia per Chrome che per Firefox.
Paolo Redaelli dice
Bello e ben scritto, grazie!
Una cosa però trovo curiosa: tu giustamente fai riferimento all’etica ed allo sforzo costante per mantenere gli standard aperti e liberi.
Concordo pienamente. Trovo quindi strano che tu faccia rifermento all'”open source” che spesso mi pare rinunci all’etica in un’ottica utilitaristica. Nessuna polemica, per carità; forse lo hai scritto perché “software libero” ha molta meno attrattiva ed è molto meno visibile di “open source”.
Cordialità
Daniele Scasciafratte dice
Spesso open source deve supportare i formati non standard tipo LibreOffice ma in ambito web la situazione é completamente diversa.
Sasa Sasa dice
Ti anticipo che mi va bene TUTTO di quello che hai scritto…..semplicemente:
Perchè fai cosi? Che ti hanno fatto??
In fondo nessuno di loro ti dice che “loro” sono il w3c….. o il dio sceso in terra!!!
SI fanno pubblicità e cercano di racimolare clienti rilasciandoti un certificato…..quindi?
Se il corso lo vuoi fare lo fai altrimenti nessuno ti obbliga di farlo.
Ti danno delle nozioni..anche semplicistiche ma reali e ti offrono template gratis….e allora??
Anche il fatto stesso di non essere una comunità non è un delitto…è un privato che da un servizio e cerca introiti mediante certificati!!!!
Se ci vuoi andare su w3school ci vai… altrimenti amen … il fatto di pregiudicare un servizio +/o meno utile o inutile è assurdo!!!
La libertà di ognuno di noi finisce dove inizia quella degl’ altri!!!
Daniele Scasciafratte dice
Questo articolo é stato pubblicato nel 2013, la situazione era diversa.
Si litigava per trovare del materiale completo ed accessibile in quel periodo, oggi MDN ha preso quasi il sopravvento ma la situazione non é cambiata molto.
Sfruttare il nome W3 fa credere ancora oggi a molte persone che il sito sia del W3C, un pò come se io facessi accessori per telefoni e mi chiamassi iCuffie per un marchio.
Potrei dire che la Apple ha denunciato per molto meno.
Quindi già solo questo a livello etico, a me che so la storia, mi fà dire agli altri di non usarlo e siccome ancora oggi sui risultati di ricerca regna bisogna lottare per farlo calare in classifica.
Non é una questione di libertà degli altri qui si parla dei fondamenti del Web che devono essere liberi, una volta era Microsoft che ti obbligava ad usare la sua versione oggi si litiga sulla documentazione: “Non l’ho trovato su W3Schools” mi sento dire spesso solo perché é il primo link.
Questo articolo é nato per fare la promozione corretta e giusta, promozione non vuol dire imporre solo far notare la cosa per permetterti di scegliere.
Qui inizia la libertà, quella di sapere, poi sta a te scegliere.
Sasa Sasa dice
condivido….
fuffuleddu dice
“Gli esempi sono semplificati per migliorare la lettura e la comprensione.
Tutorial, riferimenti ed esempi sono aggiornati costantemente per evitare errori, ma non possiamo fornire la completa affidabilità del loro contenuto.
Vi fidereste di un dottore che vi fà prendere una medicina dicendo non sono colpevole di eventuali problemi?”
Ti informo che questo vale per qualsiasi testo/tutorial/guida. Mai sentito parlare degli errata corrige? Che razza di argomentazione… Per il resto concordo con te che sfruttare il nome del W3C è disonesto e andrebbe impedito.
Andrea Barghigiani dice
Ciao fuffuleddu,
grazie mille per il chiarimento e il tuo sostegno. Forse l’esempio non è dei più precisi ma il nostro Daniele ha scritto questo articolo con l’intenzione di farci capire a tutti che in fin dei conti la W3School presenta dei tutorial che portano le persone soltanto fino a un certo livello eppure si spaccia come azienda certificata per lo sviluppo web.
Dato che anche noi pubblichiamo costantemente nuovi articoli e tutorial non riteniamo giusto pubblicare “fino a un certo livello” e ci siamo sentiti un po’ presi in giro da questo punto di vista.
La mia speranza è che il messaggio generale e l’avviso che abbiamo messo in luce (ovvero stare attenti ai contenuti che si trovano online) sia passato e che possa aiutare i lettori meno esperti.
Ti auguro un buon proseguimento di giornata,
Andrea
Lorenzo dice
Grazie mille, questo articolo mi ha aperto gli occhi. Ho sempre avuto massima fiducia si W3 School pensando fosse un “ramo” di W3C. Ci sono cascato in pieno! Grazie mille davvero. Ciao!
Andrea Barghigiani dice
Grazie a te Lorenzo per aver trovato il tempo di commentare questo articolo!
Ti confesso in tutta onestà che anche io ci sono cascato in pieno i primi tempi, in fin dei conti il nome frega parecchio 😀
Comunque sia mi fa piacere averti aiutato con i nostri contenuti e spero di leggere presto altri tuoi commenti se il contenuto che pubblichiamo è di tua utilità.
Micky dice
Secondo me hanno la “colpa” di avere successo. Io lo uso spesso perché chiaro e sintetico come pochi.
Andrea Barghigiani dice
Ma infatti non vogliamo dire che è completamente il male e allo stesso tempo negli ultimi anni la sua politica è cambiata molto ed è diventato un importante punto di riferimento, ma allo stesso tempo la cosa che ci fa storgere un po’ il naso è proprio l’uso del nome W3…
Diciamo che non la riteniamo “politically correct”.
La W3C ha chiesto loro di cambiare il nome e hanno preferito continuare a vendere le proprie certificazioni che alla fine non hanno alcuna valenza in campo lavorativo.
Dal mio punto di vista allora è molto meglio consultare (e contribuire) a un progetto come MDN dato che permette a tutti di migliorare la raccolta di informazioni e anche se leggermente più tecniche permettono di avanzare molto più velocemente nella nostra carriera.
marcoisotti dice
L’assonanza w3schools e W3C è forse furba ma sicuramente non truffaldina come si vuol far passare. Puzza forse di più questo attacco pretestuoso che sa di ricerca di ottimizzazione nell’indicizzazione sul motore di ricerca, a costo di diffondere post verità.
Andrea Barghigiani dice
Ciao Marco,
onestamente mi dispiace che tu abbia pensato che questo articolo puzzi perché il nostro intento non è quello di guadagnare più traffico possibile sfruttando delle parole chiave molto ricercate, come puoi notare infatti il nostro business model non prevede l’impressione di messaggi pubblicitari e non è nostro desideri essere delle persone che attirano pubblico sul proprio portale con titolo “Link Bait”.
Lo scopo che ci ha spinto a scrivere e pubblicare questo articolo è far riflettere.
Anche noi siamo coscenti del fatto che negli anni la W3Schools ha modificato un po’ il proprio atteggiamento e anche il business model, ma quello della vendita certificati è ancora vivo e vegeto… Il nostro scopo è quello di far comprendere l’importanza della condivisione e partecipazione delle persone che sono attive e che lavorano in questo campo.
Se la cosa ti ha disturbato e hai pensato male di noi mi dispiace, ma come puoi vedere questo non è il primo commento che riceviamo e diversi sono quelli all’interno dei quali riceviamo complimenti piuttosto che attacchi.
Il web è un posto favoloso e permette a chiunque di esprimersi e di condividere la propria conoscenze e opinioni, se non condividiamo lo stesso punto di vista mi dispiace ma al tempo stesso non posso rimangiarmi quanto scritto perché credo veramente che nessuno di noi dovrebbe utilizzare W3Schools e piuttosto affacciarsi a uno dei molti portali nati senza scopo di lucro e perché no, partecipare in questi e dare il proprio contributo.
Grazie comunque per aver letto questo articolo e a presto.